Amare la natura
Uno dei grandi temi dell'attualità di cui molto si dibatte in ambito sociale, culturale, economico e religioso è il tema della natura. Una questione che preoccupa sociologi, antropologi, politici, economisti, ambientalisti, filosofi e teologi. In ognuno di questi campi, le domande più comuni si concentrano sul significato della natura e sull'impegno che emerge da essa.
1. Significato della natura
Dal punto di vista cristiano, il mondo fisico, noto anche come universo, cosmo, la Terra o Madre natura, ci viene presentato principalmente come una fonte di sostentamento, un luogo d’incontro e un simbolo del trascendente.
a) Fonte di sostentamento
Nel nostro rapporto con essa, scopriamo di aver bisogno della natura per vivere. È per questa ragione che la paragoniamo a una madre che ci nutre e ci sostiene. Da essa prendiamo elementi quali cibo, acqua, aria e fuoco, necessari al nostro sviluppo non soltanto fisico, ma anche psicologico e spirituale.
Una volta di diceva che la natura può vivere senza l'uomo, ma che l'uomo non potrebbe mai vivere senza la natura. Tuttavia oggi, che si è più consapevoli delle implicazioni della natura con la vita umana, vediamo che queste due realtà sono necessarie l'una all'all'altra per sopravvivere.
Da questa consapevolezza deriva l’imperativo di prendersi cura e proteggere l'ambiente da ogni forma di inquinamento domestico o industriale, così come di non sfruttarlo spietatamente per ragioni di lucro o di dominio politico.
b) Casa di tutti
L'universo è lo "Oikos" o la grande casa dove gli esseri umani convivono con milioni di altre specie. È l'unica casa che ospita persone di diverse culture, etnie, nazionalità e razze. Come fare di questo spazio comune un luogo d'incontro e di convivenza fraterna piuttosto che di tensioni e conflitti?
Ecco il grande sogno e il compito imprescindibile per ognuno di noi! Non è giusto che le risorse naturali si trasformino in una fonte di guerre fratricide, come avviene in diversi paesi di quasi tutti i continenti.
Le grandi tensioni e i conflitti tra i popoli e gli individui sono dovute proprio al fatto di considerare la natura come un bene puramente economico.Questo desiderio eccessivo per il profitto è ciò che porta molte persone e istituzioni a sfruttare la natura in modo irrazionale senza tener conto di qualsiasi forma di inquinamento domestico o industriale.
c) Simbolo del trascendente
La natura non è solo una fonte di sostentamento e un luogo di convivenza fraterna, ma anche un simbolo religioso. Il credente è in grado di scoprire in essa l'impronta del Creatore, sotto forma per esempio di grandezza, sapienza, bellezza e potenza.
L'intero universo diventa così un canto di lode, benedizione e gratitudine verso il Creatore e anche uno spazio d'incontro con Lui, come il fondamento di tutto ciò che esiste.
Questa è una delle grandi intuizioni del nostro popolo e ciò che dà valore e significato ai riti che celebrano la semina e il raccolto, il cambiamento delle stagioni o le posizioni del sole e della luna. È così che, per esempio, le montagne e le sorgenti acquistano un valore religioso.
Questa visione dell'universo come una fonte di sostentamento, casa di tutti e simbolo religioso si oppone radicalmente alla concezione dell'universo come un mero oggetto di studio o una merce per la compra-vendita, nonché un dio da idolatrare.
2. L'impegno per la natura
Grazie al lavoro assiduo, alla riflessione e alla ricerca di molte persone e movimenti ambientalisti, siamo diventati consapevoli dei "diritti della natura". Per questo motivo, siamo abituati a sentir parlare di "giustizia ambientale", che si basa sul rispetto e la solidarietà nella distribuzione dei beni.
La Chiesa, da parte sua, dall'alto della sua legittima posizione politica, ha una grande responsabilità di fronte alla creazione e sente il dovere di amare e, quindi, a difendere la natura come un dono di Dio per tutti gli esseri umani, e in particolare, di proteggere l'uomo contro il pericolo di distruggere se stesso.
Questo nuovo modo di comprendere l'universo ci obbliga a prendere alcuni impegni ben precisi, tra cui:
a) Promuovere una cultura di giustizia e di solidarietà con la natura. Se non ci prendiamo cura della natura, corriamo il rischio di morire con lei.
b) Conoscere sia i "benefici" sia i "danni" sociali, ambientali ed economici dell'estrazione mineraria. È 'importante che gli esperti ci dicano la verità in tutte le sue dimensioni, senza pressioni o vincoli politici o economici.
c) Proporre nuovi modelli economici basati sulla giustizia e la solidarietà che difendano i diritti delle persone e della natura. I benefici economici, per quanto necessari, non devono prevalere sui valori umani come la vita e la salute fisica e sociale.
d) Proteggere il nostro ambiente da ogni forma di inquinamento domestico e industriale, attraverso progetti ecologici semplici e pratici. Le generazioni presenti e quelle future dovrebbero sentirsi responsabili di tutto ciò che accade in natura.
In conclusione, se vogliamo che la natura continui a essere la madre che ci nutre e ci sostiene, la grande casa in cui viviamo e il simbolo della presenza di Dio, dobbiamo amarla e difenderla da ogni forma di inquinamento e sovrasfruttamento.
Cuenca, 17 Marzo 2012