Gli occhi sul mare al mio vescovo Carlo Maria Martini

4 settembre 2012 - don Angelo Casati

E ora che il tempo
si è fatto breve
e il cuore si consuma
a trattenere la tua immagine
che sembra svanire lontano,
punto rincorso
all'orizzonte estremo,
ora che gli occhi sono sul mare
come di chi saluta pur se la vela è scomparsa,
come le pupille dei discepoli
perdute, sul monte,
in un cielo orfano del volto,
ora so che anche per l'addio
di un pastore di chiese
può ferire e urgere
agli occhi la commozione e dilatarsi
fino allo spasimare delle vene dei polsi.
Sei scritto come sigillo sul cuore e sul braccio.
Hai amato queste strade hai pianto su questa città.
Ci lasci ed è testamento-
la lampada della Parola
e il pane del volto.
don Angelo Casati, 2002

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