Abbiamo bisogno di gente seria e preparata
Sta arrivando il Santo Natale, un Natale che si porta dentro i sacrifici e le fatiche di un anno duro e difficile per molte famiglie di italiani. Stiamo assistendo sbigottiti e impotenti all'apertura dell’ennesima campagna elettorale che facciamo fatica a capire, dato il momento. È una campagna elettorale fatta da “capocomici” e da politici lontani dalla gente normale, specialmente da chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese e che vorrebbe avere prospettive di vita serena e tranquilla e si trova davanti, invece, prospettive di nuovi sacrifici e rinnovate fatiche. L'Italia, le famiglie italiane, desiderano ascoltare non generiche parole consolatorie o facili promesse fatte adesso ma chiaramente irrealizzabili, esse desiderano sentire, una volta tanto, parole che parlino al cuore e all'intelligenza del senso di queste fatiche e di questi sacrifici.
Abbiamo tutti fame e sete di sentire vicino a noi chi dice di volerci rappresentare, disposto a capire e ad aiutarci a comprendere la situazione complessa nella quale l'Italia si trova a misurarsi con le altre nazioni europee.
Forse sarebbe ora, al di là delle frasi fatte, che i partiti e i movimenti, ci dicessero chiaramente che tipo programma intendono realizzare per il futuro nostro e dei nostri figli, quale giustizia sociale e che tipo di ambiente vogliono attuare e come.
Ci sono risposte a temi drammatici che le nostre famiglie attendono: sono troppe le morti sul lavoro, sono troppe le malattie e le morti legate alla produzione industriale ed agricola, c'è troppa violenza fuori e dentro le mura domestiche, in modo particolare verso le donne, c'è troppa illegalità grande e piccola, c'è troppa disoccupazione, precarietà e lavoro nero, c'è troppo egoismo e poca voglia di superarlo e le speranze offerte sono troppo fragili e relativamente poche. Non posiamo, peraltro, tacere la crescita significativa dei disperati che bussano alle porte delle nostre parrocchie chiedendo aiuto e cercando lavoro per poter sopravvivere senza dover ricorrere al furto.
Chi vorrà scendere in campo lo faccia davvero per spirito di amore e di servizio alla nostra patria e al popolo italiano, che ha bisogno che i suoi rappresentanti al Parlamento siano gente seria, gente onesta, gente preparata, gente che non costituisca di nuovo un gruppo a sé, lontano dal paese reale e che si impegni per il bene comune di tutti e non solo di alcuni. Questo è un momento importante, per favore non contateci storie, diteci cosa farete della delega che stiamo per darvi, non mentite a voi stessi e a noi, ne abbiamo il diritto, ne avete il dovere.
Abbiamo bisogno di recuperare per questo Natale un po’ di speranza per un futuro meno incerto e per un presente dalla vita dignitosa.
Don Mario Bandera – Direttore PSL di Novara
Don Eusebio Viretto – Direttore PSL di Vercelli
Con gli Uffici e le Commissioni della Pastorale Sociale e del Lavoro di Novara e Vercelli