L'eretico Ferdinando Tartaglia
Le edizioni Polistampa pubblicano gli atti di un convegno dedicato alla controversa, dibattuta e spesso ingiustamente dimenticata figura del poeta, teologo e filosofo Ferdinando Tartaglia: il sottile e prezioso volume raccoglie, oltre ad una dettagliata biografia del personaggio, 14 poesie inedite (delle 6749 lasciate da lui manoscritte hanno visto la luce finora poche, esemplari testimonianze), una lettera di Sergio Givone, un ricordo affettuoso firmato da Eleonora Barbara Nomellini (che giustamente sottolinea la generosa opera di recupero e catalogazione dell'immenso materiale attuata dalla moglie di Tartaglia, Germaine Mühlethaler). Ma soprattutto propone ai lettori due appassionati e approfonditi saggi dei Professori Adriano Marchetti e Marco Marchi, convinti estimatori del pensiero e della scrittura del sacerdote “eretico” di Parma, scomunicato vitando nel 1946 e riammesso nella comunità ecclesiale solo poco prima della morte, avvenuta nel 1988. Il Professor Marchi definisce Tartaglia “un personaggio irrubricabile...nella sua eccentricità contestataria e solitaria e nel suo inesausto sperimentalismo di dizione”; e in lui intuisce “una sorta di testimonianza globale vorace, insaziata e insaziabile, irriguardosa quanto onesta, che a tutto espone, che tutto distrugge e scompone e che di niente ha paura in vista di verità originarie predicabili oltre la distruzione”. Il Professor Marchetti, inchinandosi davanti “alla verticalità assoluta della sua figura...con le sue disperazioni, le sue effervescenze, i suoi abbandoni estatici, la sua visionaria lucidità, la sua collera di profeta”, conclude: “Tartaglia rifiuta tutto in blocco, è contro la stessa condizione umana che insorge, meglio ancora, contro la condizione fisica e astronomica dell'Universo se l'alfa e l'omega di ogni suo orizzonte non fanno segno essenzialmente ed esclusivamente al Regno di Dio.”
Note
AAVVL'ERETICO FERDINANDO TARTAGLIA
POLISTAMPA ED.
FIRENZE 2011
pp.46