Una città malata
È possibile farlo in pochi minuti con i sistemi informatici, ma i decisori
politici temono la diffusione di questi dati.
A Taranto l’associazione PeaceLink ha diffuso una nota in cui rivela quanti sono gli esenti dal ticket sanitario col codice «048», ossia i malati per tumore. Il numero ammonta a 8.916. La notizia è esplosa sulle agenzie stampa.
Il dato diffuso è di fonte ASL ed è stato disaggregato arrivando a numeri allarmanti: infatti 1 abitante su 18, nei quartieri vicino all’area industriale, ha una diagnosi di tumore. Nei quartieri più lontani il dato scende a 1 su 26. Questo significa che, se si riuniscono in assemblea venti tarantini che vivono vicino ai camini, è altamente probabile che almeno uno abbia un tumore. Il dettaglio della ricerca è su www.tarantosociale.org/ta-rantosociale/a/38995.html.
Quello che è stato rintracciato è un dato di partenza utile a determinare quello che in epidemiologia è definito il “dato di prevalenza”, che rappresenta uno degli obiettivi conoscitivi di ogni Registro tumori. Come ogni dato amministrativo è un numero di partenza per fare ulteriori accertamenti sul numero complessivo dei malati che potrebbe essere anche superiore, dato che vi sono soggetti che godono dell’esenzione totale e che non richiedono l’esenzione 048.
Non sono mancati i tentativi di minimizzazione. Il dato è enorme. Le istituzioni sono rimaste silenti di fronte alla notizia data da PeaceLink, una notizia che evidenzia un numero di malati a cui le strutture pubbliche non sono in grado, in molti casi, di offrire servizi sufficientemente rapidi e soddisfacenti.
Va detto che la ASL di Brescia usa il codice 048 per il conteggio complessivo dei malati di tumore. A La Spezia i medici per l’ambiente (ISDE) hanno avviato un’analoga indagine, sul solco di quella avviata da PeaceLink. Stessa cosa hanno fatto a Brindisi gli attivisti di “Brindisi Bene Comune” che hanno scoperto, sulla base del conteggio dei codici 048, che il numero di malati in vita della provincia è raddoppiato in dieci anni. Tutto ciò lo si può leggere su www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/39019.html.
Quel dato di 8916 malati con codice di esenzione 048 era pertanto utile da diffondere in quanto non era mai stato reso noto il numero complessivo dei malati di tumore della città di Taranto. Mai, sottolineo mai. Il che – a mio parere – è sospetto. È un dato esplosivo e drammatico come quello della diossina a Taranto che PeaceLink ha portato alla luce nel 2005, quando nessuno ne parlava.
Il dottor Cosimo Nume, presidente dell’Ordine dei Medici di Taranto, interpellato da chi chiedeva se il codice 048 era un indicatore attendibile, ha dichiarato: “Certamente chi è titolare di quel codice è ammalato di cancro. Su questo non ci sono dubbi. Il resto è un calcolo matematico”.
Questa indagine andrebbe promossa, approfondita e diffusa in tutta Italia, perché è semplice, veloce ed è in sostanza come l’uovo di Colombo, dato che i sistemi informatici di tutte le ASL sono in grado di fornire in tempo reale il dato complessivo dei malati, disaggregandolo e ponendo così l’attenzione sulle popolazioni più esposte e più a rischio, anche per quel che riguarda altri codici (ad esempio il codice 046 per la sclerosi multipla che è correlabile all’inquinamento, come pure il codice 007 per i bambini che hanno l’asma).
La disponibilità delle statistiche dei database sanitari ci consente di avere in tempo reale dei dati utilissimi e aggiornati per creare mobilitazione e attenzione su un grave problema. Per fare prevenzione. Per programmare i servizi sanitari. Per costruire città più sane e rivendicare il diritto alla vita.