Dedicato ai morti a Lampedusa
10 ottobre 2013 - Nina Sadeghi
Il mare sputa
speranze morte
cadaveri disprezzati
sulle rocce fredde di una terra
che io non riconosco
la luna forse
può testimoniare
il pianto del bambino
in balia delle onde
del suo destino?
Nel cielo
le stelle sono morte
e l'abbraccio caldo
della madre
ha cantato
l'ultima canzone.
Ora la regola di vivere
è la morte
dei corpi fragili e stanchi
e l’immagine
dell' ultimo sorriso
del bambino
è nel sole di domani