I care, me ne importa
È il racconto, il frutto di un progetto che alcuni giovani della Cooperativa Impegno Sociale di Siena hanno prodotto dopo un viaggio in Italia alla scoperta di esperienze e testimonianze sulla scia di don Lorenzo Milani. Il lavoro era incentrato sulla povertà ed è stato coordinato da Licia Cutugno, Camilla Fantacci, Roberto Mancini, Alice Pennatini. I ragazzi, dopo aver visitato quattro realtà come Barbiana e il Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano, la comunità di Capodarco, il palazzo della FAO e la comunità di San Egidio, hanno raccolto alcune riflessioni sulle esperienze compiute, sulle realtà visitate, sulla povertà, sul senso dell’impegno e sulle responsabilità. Un lavoro ammirevole, perché abbiamo ancora bisogno, oggi come ieri, di giovani sovversivi, disobbedienti in nome dell’amore per gli altri e per la verità, con un forte senso della responsabilità che solo può nascere dalla consapevolezza che la coscienza è al di sopra di tutto: “C’è solo un modo per uscirne – diceva don Lorenzo Milani, il priore – avere il coraggio di dire ai giovani che essi sono tutti sovrani, per cui l’obbedienza non è orami più una virtù, ma la più subdola delle tentazioni, che non credano di potersene far scudo né davanti agli uomini né davanti a Dio, che bisogna che si sentano ognuno l’unico responsabile di tutto”.