La penna di don Walter
La tua penna, carissimo don Walter, ci ha aiutato a restare vigili nel discernimento di ogni ingiustizia sociale che tu, prima di denunciare come giornalista, hai sofferto nelle storie di chi hai servito come prete.
Un penna intinta nella passione per il Vangelo di quel Dio umanissimo che amavi e annunciavi da maestro di autentica laicità. Per tutti sei stato una porta spalancata e non negavi la tua firma ai più diversi media che si onoravano di poter ospitare un tuo commento alle più diverse questioni.
Hai consumato il pennino ma non hai finito l'inchiostro man mano che si imprimeva nella tua carne la sofferenza per le ingiustizie subite dai fratelli palestinesi. Le loro vite frantumate diventavano la tua vita di resistente e con noi di Pax Christi hai fino all'ultimo spinto le persone e le istituzioni a partire per quella terra che era diventata la tua seconda parrocchia.
Non sappiamo in che modo ora, dalla Terra Santa del Regno, tu continuerai ad annunciare e denunciare, a sorridere dolcemente e ad arrabbiarti profondamente, ad amare servendo...
A scriverci, insomma, con la tua vita nuova e la tua penna.
Don Nandino Capovilla
Pax Christi Italia, Campagna Ponti e non muri
6 luglio 2014