Lettera a Bertoldo n.18
Che tutti dican Jesuis Charlie Hebdo, caro Bertoldo, mi lascia un po’ perplesso: che lo dica Benigni o Dario Fo, la schietta gente, sta bene, lo confesso, ma i capi che a Parigi hanno marciato non hanno fatto ridere la gente, ma piangere per lutto interminato, in Africa e in tutto il Medio Oriente. Più che Charlie Hebdo son farisei. agnelli di fuori e dentro lupi, di molte guerre complici e correi di quei che l’oro nero ha fatto cupi.
Libertà, allora è cosa bella, quando con suo braccio la circonda Responsabilità, maggior sorella, che sul giusto e sul vero le risponda. Io non sono Charlie, ma sono Gigi, e tale spero di restar negli anni: con testa alta e pensier non bigi con sale in zucca e dignitosi panni.