Donne in cammino: percorsi e testimonianze
Incontrarsi per riflettere, parlare e sensibilizzare sul ruolo delle donne nella nostra società. Questi i concetti affrontati durante il convegno “Donne in cammino percorsi e testimonianze”, che si è tenuto all’Urban Center nell’ambito delle iniziative “Donne: femminile e plurale” promosse dal Comune di Monza e organizzato dall’Universal Peace Federation insieme alla Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo e alla Casa delle Culture.
Un incontro con molte e autorevoli relatrici, che hanno dato al numeroso pubblico presente spunti davvero apprezzati sul proprio personale cammino di donna impegnata a vari livelli, infatti hanno parlato esponenti del mondo politico, giornaliste, rappresentanti di associazioni, sportive, tutte accomunate dalla loro più grande forza: l’essere donna.
L’evento ha sottolineato con fermezza non solo il ruolo fondamentale che le donne rivestono nella società ma, portandone la viva testimonianza attraverso le voci delle relatrici, ha offerto grandi emozioni, oltre a uno spaccato davvero significativo delle realtà e del lavoro di tante figure femminili: mogli, madri, professioniste affermate, giovani, tutte fiere di essere donna.
Il convegno è stato condotto e moderato da Carlo Chierico, presidente della UPF Universal Peace Federation di Monza insieme alla giornalista Carlotta Morgana del quotidiano “Il Giorno”, che ha introdotto i lavori parlando del suo recente viaggio ad Amsterdam in ricordo di una piccola grande donna: Anna Frank, mentre Carlo Chierico in apertura ha ricordato l’anniversario dei 500 anni dalla nascita di Santa Teresa D’Avila, una donna davvero fuori dell’ordinario, esempio di vita per tutti, non solo per i credenti.
Hanno dato il contributo con le loro testimonianze, spesso interrotte dagli applausi del pubblico, la Consigliera del Comune di Monza con delega alla Casa delle Culture Laura Morasso, la Deputata On. Elena Centemero, la Vicepresidente del Consiglio Regione Lombardia Sara Valmaggi, il Sindaco di Muggiò Maria Fiorito, l’Assessora di Agrate Brianza Giovanna Amodio, le giovani impegnate nel volontariato Wesam El Husseiny e Diana Mercado Paez, la Presidente dello Skating Club Monza Marika Kullmann, l’atleta capitano della prima squadra del Sanda Volley Claudia Balestreri, Valerio D’Ippolito dell’Ass. Libera con il suo intervento su Lea Garofalo, la giornalista de “il Cittadino” Barbara Apicella, l’esponente del Benvenuto International Club Anna Vicentini, la Vice Presidente Fed. Donne per la Pace di Bergamo Annamaria Mussato.
La Vicesindaco Cherubina Bertola, nel suo saluto di benvenuto ha sottolineato l’impegno del Comune di Monza per le pari opportunità e l’appoggio ad ogni iniziativa, come questa organizzata dalla UPF, per percorsi condivisi di conoscenza ed integrazione. Carlo Chierico inoltre ha voluto anche mettere l’accento sui fondatori della UPF International, i coniugi coreani Moon, il cui impegno per la pace nel mondo continua, dopo la morte del Rev Moon, attraverso l’opera della moglie dott.ssa Hak Ja Han.
Di grande ispirazione la figura della Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi, di cui è stato mostrato un originale video del suo recente viaggio in Italia, grazie all’amicizia e all’impegno della Senatrice Albertina Soliani, e tutti sono stati invitati a firmare la petizione a favore della leader birmana, attiva da molti anni nella difesa dei diritti umani e delle minoranze etniche nel suo Paese, per fare in modo che Aung San Suu Kyi possa candidarsi alla Presidenza della Birmania.
Durante il convegno si è potuto assistere a intermezzi artistici notevoli per spessore ma nello stesso tempo molto piacevoli, con un significativo momento dedicato alla poetessa Alda Merini a cura dello specialista ed esperto maestro d’arte Ettore Fiorina, e un altro momento con canti e musiche delle tradizione popolari con un trio di bravissime artiste, anche se non professioniste: Lorena Cantarelli, Nicoletta Abbate e Maria Rosaria Marra, quest’ultima fondatrice dell’associazione Akora di Lissone.
Mi piace terminare queste righe con le parole di una delle relatrici, la giovane Wesam El Husseiny, di origini egiziane ma ora cittadina italiana: “questo è un incontro che deve far riflettere. Sono una giovane laureata che ha deciso di lottare per migliorare il mondo che mi circonda. La donna è un valore da rispettare, è necessario costruire e ri-costruire i ponti tra le diverse culture. Bisogna dare risalto ai buoni episodi e non solo a quelli negativi, è vero che manca il dialogo ma ognuno di noi si deve impegnare per fare e dare di più. Il nostro obiettivo deve essere vivere per lasciare un segno che possa cambiare il mondo”.
Il successo di questo convegno, giunto alla terza edizione, lascia presagire che ne seguiranno altri, mentre prossimamente verranno pubblicate le sintesi dei contributi di tutte le relatrici, per info: monza@italia.upf.org