I Ragazzi di don Zeno
Il 17, 18 e 19 Ottobre 2015, l’Auditorium di via della Conciliazione a Roma ospiterà la commedia musicale “I Ragazzi di Don Zeno”, allestita e interpretata dai figli di Nomadelfia, con l’intento di raccontare la storia della comunità e del suo fondatore, don Zeno.
C’è tensione dietro alle quinte, quasi palpitante. Fra poco si parte, si sentono le voci in sala assieme al ronzio delle luci. Ci sono bimbi, giovani e anche qualche adulto. Siamo noi.
Non siamo attori che recitano, ma siamo parte di questa storia. Una storia che nasce da un sogno.
Si apre il sipario, e rivivo quel sogno. Che fu dei miei genitori, dei miei nonni, di don Zeno, di un popolo: l’uomo è diverso da quello che abbiamo conosciuto in noi stessi e nel prossimo, ed è possibile vivere da fratelli, creare una società solidale, giusta. E rivivo in me le lotte, le sofferenze, le apparenti sconfitte per arrivare a vivere questo sogno.
Perché don Zeno, il giorno che si fece sacerdote e accolse sull’altare un ragazzo appena uscito dal carcere, probabilmente forse non si rendeva nemmeno pienamente conto di quello che stava per cominciare e di quanto avrebbe dovuto soffrire per realizzarlo. Non poteva accettare l’ingiustizia, le disuguaglianze sociali gli facevano male: “Nasciamo tutti nudi. Si può sapere in base a quale principio morale e giuridico ci permettiamo di vestire un neonato e di lasciarne nudo un altro?”. Succedeva allora, come adesso. Allora decise di fare, di ribellarsi, di cambiare strada.
Inizialmente aveva pensato di dare una famiglia ai ragazzi abbandonati per strada, ma successivamente arrivò ad allargare i suoi progetti e a dar vita a una comunità più vasta, percorsa da ideali e slanci socio-religiosi di fraternità universale. La sua guida era il Vangelo: basta prenderlo e realizzarlo in tutte le forme della vita umana, anche in economia, ed ecco che quello che ne verrà fuori non sarà che scandalo. Sia per lo Stato che per le gerarchie ecclesiastiche. “Il Vangelo è molto bello, dicono. Piace a tutti, bianchi, rossi, azzurri e gialli... ma quando si tratta di metterlo in atto... è difficile”. La parabola del buon Samaritano, la giustizia nei commerci, la redenzione degli ultimi e dagli ultimi, il “guai a voi ricchi”, le Beatitudini, il Giudizio Universale. Cose che se messe in pratica, ribaltano le basi di questa società. E fu così che nel 1952 si tentò di sopprimere Nomadelfia e don Zeno allontanato. Per poter tornare dai suoi figli, chiese e ottenne la riduzione allo stato laicale. Nomadelfia pian piano rinacque in Maremma e don Zeno dopo 9 anni poté riprendere il servizio sacerdotale.
Riapro gli occhi, anche io faccio parte di questa storia e non posso che raccontarla con la gioia di rendervi partecipi di questo sogno. Nomadelfia c’è ancora. Il suo nome, “dove la fraternità è legge”, è la nostra proposta, un cambiamento di rotta nel costume sociale e politico tra noi cattolici, singoli e massa. In piccolo abbiamo costruito una società dove la legge sociale è il Vangelo, per far vedere che su di esso è possibile realizzare una società giusta e solidale.
Note
I RAGAZZI DI DON ZENOCommedia Musicale
Auditorium Conciliazione, sabato 17 Ottobre 2015 ore 21:00
Domenica 18 ottobre 2015 ore 17:00
Lunedì 19 ottobre 2015 ore 10:00-ore 21:00
Ingresso libero (è richiesta la prenotazione sul sito www.nomadelfia.it)