LETTERA DALLA MONTAGNA

Il miracolo di Monteleone di Puglia

Raffaello Saffioti (Associazione Florense per lo Sviluppo Creativo Centro Gandhi)

Il Convegno del 6 dicembre 2015 a Monteleone di Puglia (Foggia) col titolo “La guerra è follia” è stato un evento miracoloso, da raccontare.  

Questa Lettera serve per dire del messaggio che viene dal miracolo.

Vuol essere solo una prima testimonianza dell’evento e anche invito agli amici che l’hanno vissuto a farsene testimoni, anch’essi, e messaggeri.

Dopo la cronaca del Convegno, dovrà essere scritta la storia, con i documenti e le testimonianze.

Alcune tracce per la ricerca storica ci sono già, ma non sono sufficienti per spiegare il miracolo.

Il Convegno, intanto, non si spiega se si ignorano quelli che l’hanno promosso ed organizzato.

Sono da riconoscere:

- il Centro Gandhi e ROCCO ALTIERI, nativo di Monteleone di Puglia, fondatore e direttore della rivista “Quaderni Satyagraha”, di Gandhi Edizioni e presidente dello stesso Centro Gandhi;

- l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco GIOVANNI CAMPESE, appassionato cultore di storia del suo paese, col suo Vice Pasquale Rigillo;

- i giovani della PRO-LOCO.

L’evento è venuto da lontano, da un altro monte, quello del Discorso delle Beatitudini, narrato dai Vangeli.

“BEATI I COSTRUTTORI DI PACE”: è una delle otto Beatitudini.

Quel Discorso ha attraversato i secoli, passando da una montagna a un’altra: da quella delle Beatitudini, in Terra Santa, alla Sila, montagna calabrese con Gioacchino da Fiore, al Subasio, montagna umbra con Francesco d’Assisi, al Morrone, montagna abruzzese con Celestino V.

Il 6 dicembre quella Beatitudine è stata ripresa a Monteleone di Puglia.

Il Convegno era stato anticipato dalla Deliberazione del Consiglio Comunale del 30 ottobre 2015[1] e dalla collocazione della lapide, decisa dalla stessa Deliberazione, ai piedi del locale Monumento ai Caduti, il 4 novembre.

La lapide, scolpita nella pietra locale, ha nel suo titolo, “La guerra è follia!”

Quelle parole sono diventate il titolo del Convegno.

C’è un filo che collega le tre date: 30 ottobre – 4 novembre – 6 dicembre.

Monteleone di Puglia è un piccolo Comune che conta 1200 abitanti ed è il più alto della regione Puglia, posto a mt. 850 s.l.m.

È stato il primo Comune d’Italia a porre sul Monumento ai Caduti una lapide col titolo “La guerra è follia!”, con le parole di papa Francesco dell’omelia a Redipuglia, del 13 settembre 2014.

Quella lapide ha rotto la retorica della guerra, e smascherato “la grande menzogna” del racconto della Prima Guerra Mondiale fatto dalla propaganda fascista.

Su quel monte, il 4 novembre si è accesa una nuova luce[2], segno dei tempi, e ha avuto inizio una nuova storia dei monumenti ai caduti edificati dal Fascismo. Quei monumenti erano espressione della cultura della guerra.

Il 6 dicembre 2015 è anche la data destinata a segnare l’inizio di una nuova storia del Comune di Monteleone di Puglia, oltre che a segnare una tappa della storia del movimento per la nonviolenza.

“LA GUERRA È FOLLIA” DOPO LA “PACEM IN TERRIS”

Le parole incise su quella lapide richiamano l’Enciclica Pacem in terris, di Giovanni XXIII, del 1963. In quell’Enciclica sono state scritte le parole “alienum est a ratione”, riferite a “bellum”. La pace è razionale, la guerra è folle.

 Il grande merito di papa Francesco è stato quello di avere ripreso dopo cinquant’anni la concezione della pace espressa dall’Enciclica giovannea.

Il Convegno del 6 dicembre ha avuto un successo sorprendente e travolgente. I circa 400 partecipanti, provenienti da varie regioni, hanno legittimato il carattere nazionale del Convegno.

“E così Monteleone di Puglia diventa capitale italiana della pace”[3].

L’immagine-simbolo del Convegno (“simbolo di cultura e nonviolenza) è quella del murale, delle dimensioni di 3 m x 4 m, dipinto all’ingresso del plesso scolastico che ha ospitato il Convegno stesso. Il soggetto rappresentato è Malala Yousafzai, ragazza pakistana, che appena diciassettenne si è battuta per il diritto all’istruzione delle donne musulmane, divenendo bersaglio di attentati da parte dei Talebani, meritando, per questo, il Premio Nobel per la Pace 2014.

“Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”. Questa, una delle sue frasi più celebri.

È da sottolineare la scritta che si legge sotto l’immagine di Malala, nel murale:

SE VUOI LA PACE, EDUCA ALLA PACE

È una scritta che richiama uno dei convegni degli anni 80, promossi da ERNESTO BALDUCCI  attraverso la rivista “Testimonianze” col titolo “Se vuoi la pace prepara la pace”.

IL GRANDE ORIZZONTE DI MONTELEONE DI PUGLIA

Il Convegno del 6 dicembre ha avuto un carattere profetico.

Mentre il tema della prima sessione del Convegno era “La grande menzogna della Prima Guerra Mondiale”, il tema della seconda sessione è stato “Costruire la pace attraverso l’educazione: proposte e iniziative per la costituzione a Monteleone di Puglia di un centro per la nonviolenza”.

Nell’era atomica, dopo Hiroshima, ha detto ALBERT EINSTEIN, bisogna cambiare il modo di pensare. Anche la pace deve essere pensata in modo nuovo.

La Deliberazione del Consiglio Comunale, già citata, richiama il Preambolo dell’Atto Costitutivo dell’UNESCO che afferma: “poiché le guerre nascono nella mente degli uomini, è nella mente degli uomini che devono essere costruite le difese della pace”.

C’è stata come un’esplosione di idee, esperienze, proposte, che hanno proiettato il Convegno verso il futuro, facendolo diventare progettuale e creativo.

Piccolo è il paese di Monteleone di Puglia, ma con un grande orizzonte, divenuto più grande con il Convegno del 6 dicembre. Grande è il suo progetto della costituzione di un centro per la nonviolenza.

“LA PACE SI STUDIA”. “LA PACE S’IMPARA”.

 Dal miracolo del 6 dicembre 2015 di Monteleone di Puglia, un messaggio nel nome di MALALA, un segno di speranza per il futuro.

“Realismo dell’utopia” (Ernesto Balducci).

 

 

Roma, 9 dicembre 2015

 



[1] La Deliberazione, adottata alla unanimità, aveva deciso la collocazione, ai piedi del locale monumento ai caduti, di una lapide con il titolo “La guerra è follia!”.

Inoltre, aveva deciso la istituzione presso il Comune di Monteleone di Puglia di un “Centro di educazione alla pace”.

 

[2] “La buona notizia del 4 novembre a Monteleone di Puglia”, di Raffaello Saffioti (“il dialogo”, 12 novembre 2015).

[3] Il quotidiano “Il Mattino di Foggia”, 7 dicembre 2015.

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