UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO

Accoglienza e condivisione

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani

Si è svolto lunedì 6 giugno 2016 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema: “Accoglienza e condivisione. Il volto dell’altro e il principio responsabilità. Una riflessione antropologica sui fondamenti della civiltà e sui compiti dell’ora dell’umanità”.

L’incontro è stato coordinato dal responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini.

 

Un appello per far cessare le stragi nel Mediterraneo

Al termine dell’incontro è stato condiviso da tutti i partecipanti l’appello “Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitù in Italia”, appello il cui testo integrale recita:

“1. Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro Paese in modo legale e sicuro.

2. Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro Paese”.

 

Una breve notizia sul responsabile della struttura nonviolenta viterbese

Peppe Sini, responsabile del “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo, già consigliere comunale e provinciale, è stato dagli anni Settanta uno dei principali animatori del movimento che si oppone alle servitù energetiche e militari nell’Alto Lazio (ha preso parte al movimento antinucleare fin dalla prima iniziativa a Montalto di Castro); dalla metà degli anni Settanta è stato uno dei principali animatori della sinistra antitotalitaria a Viterbo; negli anni Novanta ha preso parte all’esperienza del “Movimento per la democrazia - la Rete”, rappresentativa del movimento antimafia nelle istituzioni; obiettore di coscienza al servizio militare, dagli anni Settanta è persona amica della nonviolenza (condividendo la formulazione di Aldo Capitini); nel 1979 ha fondato il “Comitato democratico contro l’emarginazione” che ha condotto rilevanti lotte contro le istituzioni totali e per i diritti umani e rilevanti Campagne di solidarietà concreta; ha promosso e presieduto il primo convegno nazionale di studi sulla figura e l’opera di Primo Levi; nel 1987 ha coordinato per l’Italia la campagna di solidarietà con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; nel 1991 è stato processato ed assolto per la sua azione contro la guerra del Golfo; nel 1999 ha ideato, promosso e realizzato l’esperienza delle “mongolfiere della pace” con cui ostacolare i decolli dei bombardieri che dalla base di Aviano recavano strage in Jugoslavia (anche per questa iniziativa ha subito un processo conclusosi con l’archiviazione delle accuse nei suoi confronti); nel 2001 è stato l’animatore dell’iniziativa che –  dopo la tragedia di Genova – ha portato alla presentazione in parlamento di una proposta di legge per la formazione delle forze dell’ordine alla nonviolenza; è stato dagli anni Ottanta il principale animatore dell’attività di denuncia e opposizione alla penetrazione dei poteri criminali nell’Alto Lazio – e negli anni Novanta ha presieduto la Commissione d’inchiesta ad hoc istituita dal Consiglio Provinciale di Viterbo; ha ideato e animato due delle più importanti e vittoriose campagne ambientaliste nell’Alto Lazio: quella contro la realizzazione della devastante Supercassia negli anni Ottanta-Novanta, e quella contro la realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo (che avrebbe devastato irreversibilmente la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame) dal 2007; negli anni Ottanta e Novanta  è stato tra i principali redattori del settimanale “Sotto voce” che a Viterbo condusse fondamentali inchieste contro i poteri criminali e il regime della corruzione; dal 2000 è direttore del notiziario telematico quotidiano “La nonviolenza è in cammino”, che ogni giorno diffonde materiali di studio e di riflessione e sostiene e promuove iniziative nonviolente per la pace, l’ambiente, i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Ha ideato e realizzato dal 2002 a Viterbo le commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre il 4 novembre col motto “Ogni vittima ha il volto di Abele” e promosso la Campagna a livello nazionale con questa denominazione. Nel gennaio del 2015 un suo scambio di lettere con il Presidente del Consiglio dei Ministri sulle iniziative necessarie per promuovere la pace ha dato luogo a un vivace dibattito. All’inizio del 2016 ha promosso la costituzione del “Comitato nonviolento per la revoca della decisione governativa di inviare centinaia di soldati italiani alla diga di Mosul”.

 

Viterbo, 6 giugno 2016

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