Fedi e finanza

Un percorso sull’uso del denaro per il bene comune
a cura di Mosaico di pace e Banca Popolare Etica

Il mondo oggi manifesta in modo inequivocabile squilibri e inuguaglianze. Il ruolo della finanza e dell’economia è divenuto talmente centrale da condizionare le relazioni commerciali internazionali e quelle tra Stati e, ancor più grave, orienta, condiziona l’agire umano in ogni sua sfera. Le povertà aumentano e con esse il ricorso all’usura, a prestiti a tassi poco etici, il gioco e le ludopatie conseguono allo sfaldamento delle esistenze, i consumi condizionano il nostro stile di vita in modo perverso, il bene pubblico e il benessere collettivo ha perso di significato … la tirannia della finanza non ci consente più di restare in silenzio. Interroga la nostra coscienza e interpella le nostre chiese.

Come si pongono le fedi di fronte alle disuguaglianze del tempo presente? Esistono consonanze di pensiero e di azione? Quale pensiero hanno sviluppato le fedi, isolatamente e a confronto tra loro,  a partire dai rispettivi testi sacri, su denaro e finanza? Può scaturire un pensiero economico alternativo o una finanza più equa e una pratica del bene comune, libera dal mito del profitto a tutti i costi, a partire dal portato delle fedi?

Mosaico di pace - rivista mensile promossa dal movimento cattolico internazionale di Pax Christi Italia - e Banca Popolare Etica, a partire da questi interrogativi e dalla comune convinzione che si debba intraprendere una ricerca di un’economia altra, al servizio della persona e non del mero profitto, hanno deciso di avviare un percorso comune, di pensiero e di approfondimento, aperto a fedi diverse e capace di interloquire e confrontarsi sulla relazione tra la fede la finanza, sul rapporto tra Dio e il denaro.  

Si propone, pertanto, un percorso aperto a rappresentanti delle diverse fedi, economisti e persone sensibili e attente al tema, che parta da un comune confronto e che approfondisca la relazione tra fedi e finanza, con sguardo aperto a culture e religioni diverse.

Il progetto si propone le seguenti finalità: elaborare approfondimenti e aprire luoghi di confronto e dibattito sulla finanza etica, sul rapporto tra finanza e fedi; contribuire a creare una consapevolezza sulla necessità di un’economia diversa, capace di coniugare denaro, etica e solidarietà/beni comuni; elaborare e promuovere ricerche specifiche sul tema; formulare piste concrete di scelta individuale e collettiva (sobrietà, consumo critico, fonti di informazione competenti sui temi della finanza, esperienze esistenti di, finanza etica).

Il progetto si volgerà in tre distinte fasi consequenziali, di seguito brevemente illustrate:

1. Costituzione di un tavolo di lavoro con esperti e referenti di più realtà: questa prima azione vuol aprire un dialogo tra persone sensibili al tema e tra chiese, tra economisti e religiosi. Si costituirà un team di persone esperte nelle diverse aree tematiche identificate come rilevanti e prioritarie, cui sarà affidato il compito di approfondire e confrontarsi sul tema “Fedi e Finanza”.

2. Il tavolo di lavoro curerà la redazione di un pacchetto formativo e pedagogico: un vero e proprio kit di lavoro contenente materiali diversi: dossier, monografie, gioco delle banche, recensioni e filmografia, schede bibliche o didattiche. Tali materiali informativi saranno proposti a realtà religiose e associative, come oggetto di studio e di confronto, in alcune città di Italia, in collaborazione con i GIT e con le locali scuole di economia civile.

3. La proposta di una scuola civica di formazione itinerante e di scelte di compromissione, per passare dalle analisi dei problemi ad alcune proposte di azione concreta, da formulare di volta in volta ai target group. La scuola civica di formazione itinerante si svolgerà in città in cui sono presenti filiali di Banca Etica e scuole di economia civica.

 Possibili argomenti specifici di approfondimento: Il rapporto tra testi sacri e finanza, Economia e finanza nei testi sacri, Le banche: dalla nascita ai giorni nostri, Economia civile ed economia di comunione, Gioco in borsa e investimenti etici, Il “viver bene” nelle tre grandi religioni; Il bene pubblico, il denaro e le banche, Religioni e finanza, Un’altra finanza e un’altra banca sono possibili.

 

Per fine anno, è prevista l’organizzazione di un convegno nazionale per presentare in una sessione più ampia e pubblica le riflessioni elaborate.

 

RIF. E INFO:

Rosa Siciliano, Mosaico di pace, red: 080-3953507, 339-1380637, rosa@mosaicodipace.it

Riccardo Milano, Banca Popolare Etica, 340-4700361, rmilano@bancaetica.it

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