Il voto del Consiglio di Sicurezza dell’ONU contro gli insediamenti israeliani
Una Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU venerdì 22 dicembre 2016 ha condannato come illegali gli insediamenti ebraici in Cisgiordania ed a Gerusalemme est. Oggi 570.000 coloni, un decimo della popolazione israeliana, vivono in centinaia d’insediamenti nei Territori occupati dal 1967.
La Risoluzione è stata approvata all’unanimità con 14 voti favorevoli e l’astensione degli USA.
“Non si può, proporsi simultaneamente come campione nell’espansione degli insediamenti e per una soluzione a due stati che ponga fine al conflitto” ha detto la rappresentante USA all’Onu Samatha Power.
La Risoluzione afferma che gli insediamenti costituiscono una violazione della legge internazionale, e sono l’ ostacolo maggiore al raggiungimento di una pace e di una soluzione a due Stati.
La Risoluzione non riconosce come legale alcun cambiamento sul terreno oltre la linea verde dopo il 1967, ed invita Israele a cessare immediatamente ogni attività negli insediamenti esistenti.
La Risoluzione sottolinea che i confini del 1967 sono quelli di riferimento per l’avvio di ogni trattativa.
Una Risoluzione del Consiglio di sicurezza fa testo nella legislazione internazionale, anche per la Corte internazionale dell’Aja, dove sono pendenti i ricorsi dei palestinesi contro gli insediamenti. Israele rischia di essere dichiarato fuori legge, come a suo tempo il Sud Africa.
Israele ha subito dichiarato di comportarsi come ha fatto nel corso degli ultimi settant’anni nei riguardi delle precedenti 73 Risoluzioni: non la rispetterà.