Palestina libera - CRONOLOGIA
1897- A Basilea si tiene il primo congresso internazionale del movimento sionista con il programma di dare uno stato agli ebrei in Palestina ,allora regione dell’impero ottomano.
“Una terra senza popolo per un popolo senza terra”.
1917- 2 novembre: lord Arthur James Balfour, ministro britannico degli Affari Esteri, invia a lord Walter Rothschild , rappresentante del sionismo in Gran Bretagna, una lettera con l’annuncio del favore del governo inglese all’”istituzione di un focolare nazionale per il popolo ebraico”. Un mese dopo il generale inglese Allenby entra a Gerusalemme con le sue truppe.
1947 – 29 novembre L’Assemblea delle Nazioni Unite approva con la maggioranza di 2/3 la risoluzione n. 181 che divide la Palestina fra uno stato ebraico cui è assegnato il 56% del territorio, pur essendo gli ebrei solo un terzo della popolazione residente e possedendo allora solo il 6% della terra per averla acquistata. Uno stato arabo sulla parte restante e Gerusalemme sottoposta a un regime internazionale .
1948- Inizia la “pulizia etnica” della Palestina ad opera di organizzazioni sioniste armate, a maggio viene proclamato lo stato d’Israele ed inizia la prima Guerra arabo- israeliana.
A dicembre la risoluzione ONU n. 194 proclama il diritto dei profughi palestinesi al ritorno nelle loro case o, in caso di loro distruzione, a un equo indennizzo.
1956 – aggressione di Israele, Francia e Gran Bretagna all’Egitto dopo la nazionalizzzazione del canale di Suez da parte di Nasser.
1967 – 5-10 giugno “Guerra dei sei giorni” : Israele occupa tutta la Palestina (Cisgiordania, Striscia di Gaza , Gerusalemme Est), il Sinai egiziano ed il Golan siriano.
Inizia la colonizzazione con insediamenti nei territori occupati, pratica vietata dal diritto internazionale in caso d’armistizio e in attesa di accordi di pace.
Il 22 novembre l’ONU con la risoluzione 242 chiede il “ritiro delle forze armate dai Territori Occupati”.
1973- ottobre “Guerra del kippur” è l’ultimo tentativo di eserciti egiziano e siriano di riconquistare i loro territori occupati . Saranno sconfitti militarmente dalla reazione israelo-americana. è l’ultima guerra arabo-israeliana. Dopo resta solo la resistenza palestinese.
1977- Al 13mo Consiglio Nazionale Palestinese dell’OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina) viene approvata la proposta di creare uno stato palestinese indipendente su una parte soltanto della Palestina, riconoscendo di fatto lo Stato d’Israele.
1987 – “Intifada delle pietre”, una sommossa generale dei palestinesi sottoposti a occupazione.
1993 – Accordi di Oslo firmati a Washington da Arafat , presidente OLP e Itzhak Rabin , primo ministro israeliano. La Cisgiordania e Gaza ulteriormente divise in zone a diverso regime di controllo israeliano per un periodo transitorio di 5 anni .
2000 – Ariel Sharon, leader del partito israeliano di destra Likud e candidato alle politiche del 2001, compie una “passeggiata” dimostrativa con una scorta armata sulla Spianata delle Moschee ,terzo luogo santo dell’Islam.
Scoppia una seconda intifada , detta di Al Aqsa.
Sharon vince le elezioni, si dichiara sciolto dagli accordi di Oslo.
La Cisgiordania viene rioccupata, circondata da un muro, come Gaza.
I diritti umani al movimento, al lavoro , alla salute , all’istruzione, all’acqua , alla vita stessa restano tuttora inapplicati per i palestinesi.
Il resto e’ cronaca di un passato che non passa.