Boicottare i prodotti Siemens

Per il tredicesimo anno consecutivo l'Onu ha condannato il blocco unilaterale USA nei confronti di Cuba con 179 voti contro, 1 astenuto (Micronesia) e 4 a favore (usa, israele, Isole Marshall e Palau). Nonostante ciò il blocco statunitense a Cuba non si è affatto mitigato. Si sta anzi rafforzando anche in rapporto ai Paesi terzi, data la delicata congiuntura economica in cui vive l'intero pianeta.
La notizia che segue, benché riguardante una questione tecnica apparentemente secondaria, ne è un esempio lampante.
Siemens Costa Rica nega un servizio tecnico al Consolato Cubano aderendo al Blocco USA contro Cuba. AFP. Il consolato di Cuba del Costa Rica ha fatto sapere lunedì scorso che la filiale del Costa Rica della società Siemens ha rifiutato una richiesta di intervento tecnico al Consolato cubano per ordine della casa madre tedesca, piegandosi così al blocco USA contro Cuba.
Il Console cubano, Jorge Rodríguez, ha spiegato alla stampa che nel mese di agosto, a causa del cambio di sede nella città di San José, aveva trasferito la centrale telefonica, acquistata nel 2001 dalla Siemens Costa Rica, richiedendo alla stessa ditta un intervento tecnico a pagamento per la riprogrammazione dell'impianto.
La Siemens Costa Rica ha risposto che non avrebbe effettuato il servizio a causa di direttive della casa madre tedesca “Siemens International” che, in ottemperanza all'applicazione extraterritoriale della legge sul blocco USA contro Cuba, ha disposto di non prestare più servizi a Consolati e Ambasciate della Repubblica di Cuba in altri Paesi del mondo.
Il responsabile di Siemens Costa Rica, Erwin Eller, ha dichiarato che l'informazione data dal Console cubano “è totalmente corretta poiché noi ci atteniamo alle regole di controllo d'esportazione della Siemens tedesca; e secondo queste regole non possiamo più vendere nessun prodotto o servizio a Cuba”.
Ha spiegato inoltre che la vendita della centrale elettrica nel 2001 fu un errore perché “allora ignoravamo l'esistenza di queste regole tanto strette”. Interrogato sul fatto che Siemens, pur non essendo statunitense aderisca al blocco USA contro Cuba, ha risposto che Siemens è un'impresa tedesca “che possiede interessi grandissimi negli Stati Uniti, dove ha circa 100.000 dipendenti”.
Ha concluso dicendo: “E' una regola di controllo d'esportazione dell'impresa, che è imposta dagli Stati Uniti. In un caso come questo dobbiamo essere più papisti del Papa”.
Il Console cubano Rodríguez ha inviato una nota al ministero degli Esteri del Costa Rica affinché indaghi su quanto accaduto e trovi una soluzione al problema.
Se vogliamo frenare lo strapotere e la prepotenza degli Stati Uniti, è necessario lanciare un messaggio alla Siemens, e quindi, come cittadini e consumatori, proponiamo di inserirla nella lista delle società da boicottare.

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La notizia originale in spagnolo si può trovare su:
http://www.cubanet.org/CNews/y04/oct04/26o5.htm

Per saperne di più sulle problematiche del blocco, clicca su http://www.cubavsbloqueo.cu

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