Libro bianco di “Sbilanciamoci”
Un'impietosa analisi dello stato della cooperazione del nostro Paese. I numeri ufficiali sanciscono il fallimento delle politiche del governo italiano. Insieme alla ridotta disponibilità di fondi – solo lo 0,16% del PIL nel 2003 contro lo 0,70% dei Paesi scandinavi queste sono le denunce contenute nel Libro Bianco sulla cooperazione allo sviluppo italiana presentato a Roma dalla Campagna “Sbilanciamoci!” in occasione del Forum alternativo organizzato contestualmente alle “Giornate della cooperazione italiana” del Ministero degli Affari Esteri.
Il Libro Bianco è in due parti. Nella prima vengono analizzati il bilancio economico e la burocrazia “non funzionante” della Direzione generale per la cooperazione e lo sviluppo del ministero Affari Esteri. Nella seconda parte si parla, tra l'altro, del caso dell'otto per mille, delle privatizzazioni e dei traffici di armi legati alla cooperazione. Durante la presentazione del Libro Bianco Giulio Marcon, coordinatore di “Sbilanciamoci!”, ha rilanciato la necessità di maggiori stanziamenti per la cooperazione italiana: “Servono più soldi. Nel 2002 la percentuale degli aiuti ai Paesi in via di Sviluppo (APS) sul PIL è stata dello 0,20%, nel 2003 addirittura si è ridotta allo 0,16%, uno sforzo estremamente basso se confrontato con gli altri Paesi donanti. Basti citare la Francia allo 0,34%; la Gran Bretagna che si è data l'obiettivo dello 0,47% entro il 2007; i Paesi del Nord Europa che confermano quote superiori allo 0,70% ormai da anni o la Spagna che ultimamente li ha raddoppiati. Nel dettaglio troviamo dati scandalosi, la spesa per la sanità e l'educazione di base nel 2002 è stata rispettivamente dello 0,00% e 0,20% dell'aiuto pubblico allo sviluppo totale”.