Movimenti popolari Honduregni contro la ratifica del TLC

Fonte: Consejo Cívico de Organizaciones Populares e Indígenas de Honduras, COPINH/Peacelink

Comunicato Urgente in occasione delle proteste nazionali delle organizzazioni popolari honduregne contro la ratifica del Trattato di Libero Commercio da parte del Congresso Nazionale
Filippo Pallotta

Prima della decisione del Congresso Nazionale dell'Honduras di procedere nelle prossime ore a ratificare il Trattato di Libero Commercio con gli Stati Uniti, COPINH comunica quanto segue:
1. Che a partire da lunedì 27 dicembre continuiamo, insieme ad altre organizzazioni, le mobilitazioni contro la ratifica del Trattato di Libero Commercio (TLC) con gli Stati Uniti, dato che esso implica l'aumento della povertà in Honduras e la crisi totale della sua economia.
2. Esigiamo e ordiniamo con la voce del popolo ai deputati e alle deputate del Congresso Nazionale di NON ratificare il TLC con gli Stati Uniti; dato che questo metterà in vendita le istituzioni del governo, la salute, l'acqua, l'educazione, che saranno in mani private, esse non saranno riconosciute come diritti umani e sociali; istituirà la conoscenza come una merce da esporre, privatizzerà i geni dei regni animali e vegetali senza limiti, darà impulso alla monocoltura; distruggendo la diversità, mette in pericolo i semi autoctoni in modo irreversibile con la loro scomparsa totale, attenta
direttamente alla territorialità e alle culture indigene, considera illegale il commercio equo e comunitario, viola gravemente le leggi ambientali e del lavoro, così come la nostra costituzione e gli accordi internazionali; nessuna transnazionale potrà essere giudicata dai governi nazionali dato che questo è considerato espropriazione dei suoi utili che, inoltre, dovremo indennizzarle; i produttori nazionali che andranno in fallimento non potranno con i dazi fitosanitari nordamericani né con i sussidi alla propria produzione, che è legale per l'UE e sarà illegale per l'Honduras e con un seguito di restrizioni delle quali non parlano e che non conoscono neppure i presunti padri della patria; il potere delle transnazionali sarà superiore a quello dello stato stesso, la negoziazione del governo è più che ridicola: è un attentato alla nazione e alla sua sovranità; le sue conseguenze saranno nefaste.
3. Avvertiamo che se i deputati e le deputate del Congresso Nazionale ratificano detto trattato commerciale lanceremo campagne affinchè il popolo li punisca negando loro il voto.
4. Facciamo un appello urgente al popolo honduregno e alle sue organizzazioni a mobilitarsi immediatamente per fermare la ratifica del TLC e a realizzare una resistenza diretta contro le sue politiche, i suoi progetti e gli apolidi.
Con la forza ancestrale di Iselaca, Lempira e Etempica si alzano le nostre voci piene di vita, giustizia, libertà, dignità e pace!

Scritto ad Intibuca, 27 dicembre 2004

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