Il coraggio di vivere
Kenji Nagai è stato ucciso mentre scattava una foto, sdraiato sull’asfalto: la foto della polizia che caricava i dimostranti. È toccato ad altri reporter filmare la sua morte mentre il soldato gli sparava a bruciapelo. Sono immagini come questa che consegnano gli eventi alla Storia e formano la memoria collettiva. Perché questo è un pezzo della Storia che i birmani stanno scrivendo con straordinario coraggio a rischio della vita.
Quel soldato che uccide il reporter giapponese è l’immagine simbolo di una dittatura spietata che ha rinchiuso un popolo in gabbia per quasi cinquant’anni, privandolo di diritti e libertà, e nascondendolo al mondo intero. Occultando i propri terribili abusi.
Un popolo finito nel “buco nero” dell’informazione senza sapere perché.
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