Un futuro collettivo
Prima di morire vedrò il socialismo. Questo diceva mio padre a mia madre quando si conobbero a metà degli anni Cinquanta. Poi si sposarono. Poi ebbero me. “Vedrò il socialismo”. Quella frase non gliel’ho mai sentita pronunciare in mia presenza. Non mi voleva influenzare politicamente. Ma sento di avere assorbito qualcosa di quell’attesa. In fondo mi aveva trasferito “antropologicamente” l’ansia di un futuro diverso, migliore, più giusto. Mio padre immaginava che, alla sua morte, la sua memoria sarebbe entrata in noi, nella lotta di tutti per un futuro diverso, migliore, più giusto. Aleggiava su noi tutti un’idea foscoliana di eternità declinata non all’insegna dei sepolcri, ma delle idee del socialismo. Adesso mio padre ha 87 anni.
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Note
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