Sole, cucine e sviluppo
Le associazioni Salvambiente e Oltreilconfine di Trezzano sul Naviglio (Milano) promuovono un progetto che ha come obiettivo quello di dotare di cucine a energia solare i dispensari, scuole e comunità rurali di Paesi poveri. Promuovere le energie rinnovabili appare sempre più necessario per uscire dall’economia del petrolio e quindi prevenire future guerre. I processi di deforestazione e desertificazione provocati dalla raccolta della legna e
dall’allevamento del bestiame, sommati ai cicli di siccità e ai cambiamenti climatici, sono diventati un grave problema in alcune zone del pianeta, principalmente nelle regioni subsahariane di Paesi come Sudan, Nigeria, Burkina Faso, Senegal, ecc.. La scarsità di legna (gli esperti parlano ormai di “crisi della legna”) arriva a tali livelli che in certi momenti è più costoso quello che viene bruciato sotto la pentola che il cibo riscaldato nella stessa.
Questo problema può essere ridotto, parzialmente, mediante l’ampliamento delle energie rinnovabili e, in particolare, dell’energia solare. La natura gratuita dell’energia solare fornisce ovvi vantaggi alle aree di grande insolazione e bassissime risorse economiche. L’energia solare si presenta, pertanto, come una possibilità di attenuare il conflitto fra quantità di popolazione e disponibilità di risorse naturali. Le caratteristiche degli attuali modelli di cucine a energia solare (kit montabile prodotto in Germania) permettono di usarli in modo facile nelle regioni a basso livello di sviluppo grazie al basso costo, al poco peso, al facile
oppure quello spagnolo http://www.terra.org
Chiunque volesse contribuire al progetto o fosse interessato all’idea, si metta in contatto con le Associazioni Salvambiente (salvambiente@yahoo.it)
o Oltreilconfine (oltreilconfine@tiscali.it) di Trezzano (Milano).
Possono essere sfruttati piccoli periodi di insolazione. La cucina a energia solare parabolica è adeguata per famiglie e, particolarmente, per piccole istituzioni. L’intenzione è quella di portarla anche nei campi profughi, dove il problema del combustibile è enorme. A oggi sono già state spedite cucine solari in scuole, ospedali e villaggi dell’India, Eritrea, Salvador, Brasile, Mongolia, Guinea, Argentina, Cuba, con riscontri molto positivi. Dai villaggi indiani, ad esempio, scrivevano entusiasti della possibilità di bollire l’acqua di tutto il villaggio senza spendere il poco kerosene di cui dispongono, prevenendo in questo modo tante malattie. Il prezzo delle cucine è molto accessibile (da 100,00 a 150,00 euro a seconda delle dimensioni). I contributi per le spedizioni sono arrivati dall’impegno dei ragazzi della Scuola Media Cuciniello di Trezzano, dal CAI di Corsico e da una coppia di sposini che ha inserito nella loro lista di nozze una cucina solare per l’Africa e ne sono arrivati soldi per 10 cucine!