Costruttori di pace
Il nostro gruppo pacifista nacque circa 30 anni fa, a Catania, sulla spinta della forte onda emotiva dell’installazione dei missili a testata nucleare Cruise, a Comiso. Avevamo, come dire, i missili in giardino. Questo gruppo si sviluppò nell’ambito della comunità parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, molto attiva in questo senso. Prendemmo parte, infatti, il 4 aprile 1982, alla grande marcia pacifista contro l’installazione dei missili e, successivamente, a quella del 29 aprile 1984, a Comiso, dopo la formale installazione e pronuncia di operatività dei missili.
L’anno dopo, il 6 aprile 1985, Sabato Santo, partecipammo a una Via Crucis, che si snodò da Comiso per 6 km fino alla base missilistica. Nel nostro intervento denunciavamo chi erano i nuovi potenti. Già allora, 30 anni fa, era chiaro che la parola pacifismo non si riferiva solo all’assenza di guerra, ma aveva a che fare anche con l’economia, la giustizia, la solidarietà con i popoli oppressi, i diritti umani, la libertà, la salvaguardia dell’ambiente.
Dal 23 al 28 marzo 1986, si svolse un pellegrinaggio nella Sicilia militarizzata, da Palermo a Comiso. Nella tappa di Catania, il 26 marzo, fu pronunciata una memorabile preghiera, davanti ai cancelli della base di Sigonella, dal nostro compianto parroco don Giovanni Piro, che, con voce accorata diceva, tra l’altro: “Vogliamo ricordare qui e ora, accanto a queste armi, quanto il profeta Isaia ha consegnato nel suo libro, descrivendo i tempi messianici. Trasformeranno le loro spade in aratri e le lance in falci. Le nazioni non saranno più in lotta tra loro e cesseranno di prepararsi alla guerra (Is 2, 4). La nostra coscienza si ribella alla logica assurda che vuole affidare alla strategia delle armi la difesa della pace, generando solo un equilibrio fatto di paura”.
Che distanza abissale separa queste parole dall’atteggiamento di un altro esponente della Chiesa, mons, Angelo Rizzo, allora vescovo di Ragusa, che aveva invece presieduto alla posa della prima pietra di una nuova chiesa da 4 miliardi di lire di allora edificata all’interno della base!
In questo contesto, si costituì nella comunità parrocchiale un gruppo di Pax Christi, formato da giovani, i quali, oltre a partecipare alle riunioni del coordinamento sud presso la Comunità Santa Maria delle Grazie di Rossano, nel 1986 al congresso nazionale di Rocca di Papa vicino Roma ebbero la gioia di conoscere don Tonino Bello.
L’impulso originato dalla base missilistica di Comiso fece fiorire anche numerose altre iniziative.
La più duratura tra tutte fu il giornalino parrocchiale “Costruiamo la pace”, che per 15 anni fu ostinatamente promotore di pace attraverso la diffusione di motivazioni, idee e informazioni su temi di pace, giustizia e salvaguardia del creato. Anche per questo breve documento è stato utile rispolverare questo archivio.
Molto significative furono le settimane o feste della pace, che si svolsero nella nostra parrocchia, dal 1983 al 1989, spesso di carattere ecumenico, con Valdesi e Battisti. Ospiti di queste manifestazioni e di altre successive nel corso degli anni sono stati numerosi testimoni di pace, una vera e propria galleria di personaggi, che ci hanno insegnato il significato di questo ideale. Tra questi, Giovanni Franzoni, l’ex-abate di S. Paolo fuori le Mura a Roma. Quando incontrò la nostra comunità, nell’ottobre 1983, era già in rotta totale con la Chiesa ufficiale, e soltanto per la caparbietà dell’allora giovane vice-parroco don Alfio Carciola, oggi nostro parroco con qualche anno in più, tale incontro fu possibile. Ricordiamo, ancora, Tonino Drago, allora dell’Università di Napoli, sull’obiezione fiscale; Gianni Novello, già vicepresidente di Pax Christi, che ci raccontò della sua delicata missione in America Centrale; la spiritualità di Arturo Paoli; il vescovo di Ivrea don Luigi Bettazzi, oggi uno dei pochissimi padri conciliari viventi; Raniero La Valle, don Enrico Chiavacci, Leonardo Boff. Abbiamo ascoltato la voce profetica di padre Alex Zanotelli, che ci ha raccontato la sua esperienza di più di 12 anni nella baraccopoli di Korogocho a Nairobi in Kenya. È praticamente impossibile ricordarli tutti con le parole che meritano. A queste persone certamente dobbiamo molto della nostra formazione pacifista.
Altre iniziative continuarono poi con alterne vicende per un certo numero di anni. Tra queste, l’obiezione di coscienza al servizio militare e la Campagna di obiezione fiscale contro le spese per gli armamenti.
Non possiamo ignorare l’attività a Catania del movimento di società civile “Cittàinsieme”, rivolto al controllo dell’amministrazione cittadina e contro l’illegalità e la mafia. Anche questo movimento, animato da don Salvatore Resca, trae origine nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo.
Nel 1992, alle prese con la ricorrenza dei 500 anni dell’invasione dell’America, in contrasto con gli accenti trionfalistici di questo fatidico anniversario, abbiamo preferito un atteggiamento “penitenziale” attraverso varie iniziative e la pubblicazione di un dossier del nostro giornale “Costruiamo la pace”.
Vorremmo anche citare un’altra rilevante attività svolta dal nostro gruppo per molti anni, quella della bottega del commercio equo e solidale.
Negli ultimi 10 anni l’adesione ufficiale al movimento nazionale Pax Christi ha dilatato i nostri orizzonti. Oltre al tradizionale impegno di educazione alla pace nelle scuole, ci siamo dedicati a importanti Campagne nazionali, come quella “Ponti e non Muri”, a favore del tormentato popolo Palestinese e abbiamo anche partecipato a pellegrinaggi di pace in quella terra. Un giovane giornalista di Gaza, Majed Abusalama, e un teologo arabo-cristiano, Geries Khoury sono stati nostri ospiti e hanno portato la loro drammatica testimonianza. In questi anni numerosi esponenti di Pax Christi sono anche stati ripetutamente nostri ospiti su specifiche tematiche di pace. Per rispondere all’esigenza nazionale di un ricambio generazionale del movimento, abbiamo impegnato le nostre forze nella crescita di un “collettivo giovani” e abbiamo anche ospitato per un breve soggiorno un “gruppo famiglie” di Pax Christi.
Manifestazioni rilevanti organizzate dal nostro Punto Pace sono state: un convegno sui testimoni di pace nel sud, a Palermo nel 2003, in memoria di Danilo Dolci, don Pino Puglisi e don Tonino Bello; un convegno sui problemi sollevati dalla Base NATO di Sigonella, nel maggio 2008, a Catania, nell’ex-Monastero dei Benedettini, cui hanno partecipato anche il nostro arcivescovo mons. Salvatore Gristina e mons. Luigi Bettazzi.
Alla fine di dicembre 2008, abbiamo organizzato il convegno di Pax Christi “Pace e terre del sud”, a Palermo, prima della tradizionale marcia della pace di Pax Christi, di fine anno.
Infine, proprio negli ultimi anni abbiamo collaborato con un cartello di associazioni catanesi, sotto il nome di “Convenzione della Pace”.
A conclusione, facciamo nostre queste parole pronunciate da don Tonino Bello il 30 marzo 1986:
Cara Chiesa, cara Pax Christi, che il mattino di Pasqua hai ricevuto il mandato dal tuo Signore, “Pace a voi!”, non ti scoraggiare se ti accusano di essere ingenua, visionaria o sognatrice. Non cercare il plauso dei potenti, che sarebbero disposti a pagare la metà del prezzo ricavato dalla vendita delle armi pur di comprare i tuoi silenzi sulla guerra.