STATI UNITI

Nel Cuore del superpotere globale

Il movimento attivista cattolico per la pace negli USA: un numero sempre più ampio di credenti coinvolto in azioni nonviolente.
Thomas Michel, S. J.

Il 28 gennaio 2004, ventidue cittadini statunitensi sono stati condannati alla reclusione e al pagamento di un’ammenda, fino a 1000 dollari, per atti nonviolenti di disobbedienza civile, per aver protestato contro la famigerata School of the Americas (Scuola delle Americhe) a Fort Benning, in Georgia. Erano tra gli oltre diecimila Americani, radunatisi dinanzi alla Scuola nel novembre 2003, per chiedere la chiusura dell’istituto che dal 1948 addestra le forze di sicurezza latinoamericane alla tortura, all’assassinio, al sequestro e all’estorsione. Tra i dimostranti, arrestati appena entrati nella proprietà scolastica, una suora cattolica, un prete francescano, quattro gesuiti, un pastore presbiteriano, un prete diocesano cattolico, due quaccheri, uno studente della facoltà di teologia, un vigile del fuoco di New York City, un candidato al Premio Nobel per la pace e diversi attivisti per i diritti umani.
Nel febbraio del 2004, uno degli arrestati, Fr. Joe Mulligan, S.J., ha iniziato uno sciopero della fame, con la sola assunzione di liquidi, per richiamare l’attenzione sulla complicità del governo degli Stati Uniti negli abusi dei diritti civili in vari Paesi dell’America latina.
(c) http://dianelent.com Il 25 luglio 2003, tre sorelle domenicane, Jacqueline Hudson, Ardeth Platte e Carol Gilbert, sono state condannate a due quattro anni di reclusione dal tribunale federale di Denver per sabotaggio, dopo aver simbolicamente “disarmato” un silos missilistico nucleare in Colorado (cfr. Mosaico di pace, ottobre 2003). Le sorelle di 69, 67 e 56 anni, sono state dichiarate colpevoli di sabotaggio di pubblica proprietà, per aver svelato il sito del missile strategico Minuteman III da 330 kiloton, un missile balistico intercontinentale dotato di testata nucleare venti volte superiore a quella della bomba atomica che rase al suolo Hiroshima. Le sorelle hanno trovato quest’arma di distruzione di massa in stato di massima allerta a Greeley, in Colorado, pronta a essere sganciata entro 15 minuti dall’ordine del Presidente. Le suore hanno segnato con il proprio sangue il luogo con sei croci e hanno martellato la botola del silo come atto simbolico di disarmo. È ora in circolazione una petizione per il rilascio delle sorelle.
Il 23 giugno 2003, il Dipartimento di Giustizia statunitense ha imposto un’ammenda di 20.000 dollari all’associazione cristiana pacifista, Voices in the Wilderness (Voci nel deserto), per aver fornito medicinali alla popolazione irachena. Nei sette anni antecedenti la guerra in Iraq l’associazione ha inviato in Iraq più di sessantacinque delegazioni composte da insegnanti, ecclesiastici, veterani, personale sanitario professionista e assistenti sociali. Sfidando le sanzioni essi hanno portato illegalmente medicinali alla popolazione irachena rifiutando l’“autorità del Presidente [...] di regolare o proibire, direttamente o indirettamente, donazioni di beni quali generi alimentari, vestiti e medicinali, intesi a essere utilizzati per alleviare le sofferenze umane”. Kathy Kelly, una laica cattolica con laurea in teologia e fondatrice di Voices in the Wilderness, candidata per tre volte al Premio Nobel per la Pace, è stata condannata a tre anni di reclusione. Nel febbraio 2004 il Dipartimento di Giustizia del Procuratore generale John Ashcroft ha fatto richiesta al tribunale federale di bandire il processo e imporre direttamente un’ammenda di 20.000 dollari. Oltre 14.000 statunitensi hanno firmato una petizione in favore di Voices in the Wilderness.

Voce della coscienza
Questi esempi recenti evidenziano che la tradizione dell’attivismo per la pace è viva e funge da voce della coscienza per l’“isolata superpotenza” mondiale. È sorprendente notare come molte delle persone coinvolte in proteste nonviolente e una considerevole percentuale delle persone arrestate, processate e condannate, siano laici, suore e preti cattolici. Sebbene non si possa dire che la Chiesa cattolica americana nella sua interezza sia divenuta una “Chiesa di pace”, sono poche le famiglie cattoliche praticanti che non abbiano almeno un membro, amico o coparrocchiano coinvolto in qualche modo nelle proteste.
Le radici del pacifismo cattolico negli USA risalgono al movimento dei Catholic Workers, fondato nel 1933 da Dorothy Day e Peter Maurin. Oggi esistono più di 185 comunità di Catholic Workers negli Stati Uniti, impegnate nella nonviolenza, nel volontariato per i poveri, nella preghiera e nell’ospitalità verso gli emarginati, i senzatetto, i rifugiati e i barboni. Dal suo iniziale appoggio alle questioni sindacali e dalla sua battaglia contro il militarismo, le leggi razziali e le pratiche sociali discriminatorie, il movimento oggi continua a contestare ingiustizia, guerra, razzismo e ogni forma di violenza contro donne e poveri. Molti membri del movimento dei Catholic Workers sono pacifisti impegnati che, in tempo di guerra, si sono rifiutati di prestare servizio militare o di pagare le tasse stanziate per le spese militari. Hanno sostenuto e protetto gli obiettori di coscienza e, negli anni della guerra in Vietnam, li hanno aiutati a evitare la leva e fuggire in Canada. Nel periodo antecedente la guerra in Iraq, hanno violato il divieto per gli americani di recarsi in Iraq e hanno portato generi alimentari e medicinali agli Iracheni. Le loro pratiche sono rigorosamente nonviolente e comprendono scioperi della fame, resistenza passiva e non-collaborazione con i rappresentanti delle forze dell’ordine.
Il recente movimento di protesta simbolica contro il militarismo è stato ispirato da due fratelli, Philip e Daniel Berrigan. I due entrarono per la prima volta sulla scena pubblica negli anni Sessanta quando, in qualità di preti cattolici, guidarono azioni negli uffici di leva cospargendo di sangue i fascicoli delle reclute. Nel 1968, in una della più sensazionali proteste avvenute durante gli anni della guerra in Vietnam, insieme a sette compagni, versarono del napalm fatto in casa sui registri di leva a Catonsville, in Pennsylvania.
I “Nove di Catonsville” furono condannati a lunghe pene detentive. Il giorno in cui era previsto l’inizio del periodo detentivo i due fratelli si nascosero. Philip fu catturato dodici giorni più tardi nella canonica di una chiesa cattolica, mentre le audaci fughe di Dan Berrigan dall’FBI sono diventate parte del patrimonio leggendario del movimento pacifista degli Stati Uniti. Poeta e drammaturgo, Dan Berrigan ha scritto un’opera The Catonsville Nine (I nove di Catonsville), più tardi diventato un noto film, ed è anche apparso come consigliere teologico nel film The Mission (Mission), dedicato all’eliminazione delle riduzioni dei gesuiti in Paraguay.

In rete
The Catholic Worker (Gli operatori cattolici): http://www.catholicworker.org
Dominican Sisters (Le sorelle domenicane):
http://www.globenet.free_online.co.uk/reports/3sistersplowsharesa.htm
School of the Americas Watch (Osservatorio della Scuola delle Americhe):
http://www.soaw.org/new/
Fr. Roy Bourgeois, M.M.:
http://www.speakersandartists.org/People/FatherRoyBourgeois.html
Bishop Thomas Gumbleton (Vescovo Thomas Gumbleton):
http://www.agapecommunity.org/gumbleton.html
Fr. John Dear, S.J.: http://www.fatherjohndear.org/bio.html
Mike O'Grady, S.J. e Joe Mulligan, S.J. http://home.fuse.net/claver/SOA.html
(+ numerosi link)
Il sito Plowshares: http://www.plowsharesactions.org/ offre una lista estesa di azioni antinucleari.

Sui fratelli Berringan: oltre ai numerosi siti internet, si consiglia la lettura del libro Disarmato e pericoloso: La vita radicale e l'epoca di Daniel e Philip Berringan a cura di Murray Polner e Jim OGrady.
Philip Berrigan, ex tenente dell’esercito americano in Europa durante la Seconda guerra mondiale, diventa conosciuto in tutto il Paese presentandosi ai diversi processi in cui è coinvolto con il tradizionale colletto romano dei preti cattolici. In seguito ha abbandonato il sacerdozio attivo e infine ha sposato suor Elizabeth McAllister, accanto a lui nella protesta. Tuttavia i suoi atti di protesta nonviolenta si sono susseguiti fino alla sua morte, avvenuta nel dicembre 2002. È stato arrestato più di cento volte e ha trascorso in prigione undici anni in totale. L’arresto più recente risale al 1999 quando, all’età di 76 anni, Philip e altri hanno danneggiato aerei da guerra A10 Warthog in una base della Air National Guard (Guardia aerea Nazionale). Dichiarato colpevole di distruzione dolosa di proprietà e condannato a trenta mesi di reclusione, Philip Berrigan è stato rilasciato solo un anno prima della sua morte di cancro.
I fratelli Berrigan consideravano le proprie proteste come “atti profetici” basati sull’ingiunzione biblica di convertire le spade in vomeri. La comprensione del potente valore pedagogico dell’atto simbolico, progettato ed eseguito accuratamente, è forse l’eredità più importante che i fratelli Berrigan hanno lasciato al movimento dell’attivismo pacifista americano.

Note

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Le riflessioni di p. T. Michel proseguiranno nel numero di maggio 2004

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