A Napoli il comando navale europeo USA
Le forze Usa stanno traslocando dal Nord Europa e il baricentro del potere navale della Us Navy sarà spostato in Italia. All'inizio del mese di giugno il New York Times ha rivelato che il comando europeo della Us Navy potrebbe trasferirsi da Londra a Napoli.
Tale comando americano è composto da almeno 1500 uomini e – dalla seconda guerra mondiale a oggi – ha avuto il suo perno operativo nella palazzina vittoriana in North Audley Street a Londra. In quel quartier generale è stato gestito il confronto navale UsaUrss in Europa che si svolgeva nelle acque profonde e gelide a nord della Gran Gretagna con i sottomarini nucleari.
Ora lo scenario delle nuove guerre ha cambiato l'asse su cui schierare le forze e i comandi navali. Quest'asse passa per l'Italia. Le rivelazioni del New York Times smentiscono chi aveva ipotizzato che l'Italia avrebbe beneficiato di un alleggerimento della presenza statunitense in Italia. Le cose stanno diversamente in quanto le basi militari spagnole sono un'incognita con Zapatero e nessuna base turca ha (come Taranto) la certificazione Nato HRF per l'alta prontezza d'uso delle forze navali Usa. Il progetto americano ora è più chiaro. Intende costituire un tandem fra Napoli e Taranto, spostando a Napoli il Quartier Generale navale americano di Londra e a Taranto il comando della VI Flotta, attualmente a Gaeta, dove è previsto un ulteriore ampliamento utilizzando già da ora gli “sporgenti” del molo polisettoriale non più usati dalla Belleli (1° sporgente) e dall'Ilva (3° sporgente).
Quando nei mesi precedenti abbiamo – documenti alla mano – parlato di trasferimento del comando della VI Flotta Usa da Gaeta a Taranto, pensavamo a un “alleggerimento di Napoli”, come se Napoli e Gaeta “andassero in pensione”. E invece sembra che le cose si dirigano verso esiti che non avevamo previsto: da una prospettiva di ridislocamento a sud delle forze già esistenti in Italia si passa a uno spostamento complessivo verso l'Italia del baricentro militare navale americano.
Facciamo un esempio. A Taranto da alcuni mesi sorge un'antenna molto alta nell'isola di San Pietro, la più grande delle due isole Cheradi. Ha scritto a questo proposito Carlo Mercuri sul Messaggero del 7 giugno 2004: “Sulle isole Cheradi, proprio di fronte a Taranto, esiste già un'antenna di 120 metri che collega la base navale italiana con la centrale Usa di San Diego in California”.
Il giornalista Pietro Romano su “Il Mondo” del 13 febbraio 2004 ha scritto che la nuova base navale di Taranto “potrebbe includere anche il centro di ascolto, ora a San Vito dei Normanni, che rientra nella rete Echelon”, come si può leggere su http://italy.peacelink.org/disarmo/articles/art_3327.html
Ricordiamo che Echelon è il centro d'ascolto segreto che intercetta e-mail, fax, telefonate, e tutti i dati di comunicazione. Era stata PeaceLink – consultando una pagina Internet del sito Internet del Pentagono relativa ai contratti e agli appalti – a rivelare quattro anni fa (governo di centrosinistra) il progetto di collegamento fra la centrale Usa di San Diego in California e Taranto per mezzo del sistema C4i, come si può leggere su http://lists.peacelink.it/armamenti/msg00296.html
Ennio Caretto il 27 novembre 2003 annotava sul Corriere della Sera a proposito della nuova mappa mondiale militare Usa: “Al Pentagono si discute se creare nuovi centri di comando regionali, tra cui uno italiano, per intelligence e corpi speciali. L'amministrazione Bush mantiene il massimo riserbo sui dettagli del piano”. (http://italy.peacelink.org/editoriale/articles/art_5413.html)
Sì, i dettagli sono importanti e i pacifisti hanno di fronte il compito di annotare i dettagli.
La storia è nei dettagli. Quando Bush è andato dal Papa ha lasciato fuori dalla sala la valigetta nera con i codici di lancio dei missili nucleari.
Le cose più inquietanti oggi il potere le nasconde nei dettagli.
Note
Dove cliccarePer saperne di più sul trasferimento del comando europeo della Us Navy da Londra a Napoli occorre cliccare su:
http://www.paginedidifesa.it/2004/zuccotti_040605.html
http://www.panorama.it/europa/capitali/articolo/ix1-A020001024944
http://www.giornale.it/folder/news5Giu200484324.shtml
http://www.raulken.it/article2593.html