La lotta pacifica del nord Africa
Questa settimana, il mondo è stato testimone degli avvenimenti accaduti in Egitto, con milioni di persone scese pacificamente in strada per chiedere la giustizia, le libertà fondamentali e i diritti umani loro negati così a lungo.
Uomini e donne comuni in fondo stanno solo cercando di affermare la propria identità per recuperare la dignità dopo decenni di corruzione, privazione e asservimento. Le persone si sono riunite per protestare contro l’ingiustizia sociale, culturale ed economica. Hanno richiesto le dimissioni immediate del presidente egiziano Hosni Mubarak.
Le proteste pacifiche sono state ostacolate, mercoledì 2 febbraio 2011, da un numero significativo di sudditi fedeli al regime, con attacchi organizzati alle proteste pacifiche. Il divide et impera è usato come un concetto classico per conservare il potere.
L’esercito egiziano, che all’inizio non aveva ostacolato le proteste pacifiche, non è intervenuto. Ci sono stati molti feriti, compresi alcuni giornalisti; ci sono stati dei morti. Nonostante questi attacchi, gli oppositori hanno continuato a dimostrare, pubblicamente e in massa, contro lo status quo e per le dimissioni immediate di Mubarak.
Pax Christi International condanna gli attacchi violenti ai contestatori pacifici. Si è pubblicamente elogiata la presenza coraggiosa e nonviolenta sulle strade di Cairo e nelle altre le maggiori città egiziane. Invitiamo il presidente in carica del regime egiziano, Hozni Mubarak a:
• arrestare la violenza e la repressione contro i manifestanti pacifici e la stampa.
• Assicurare l’incolumità ai cittadini egiziani che stanno manifestando pubblicamente e pacificamente la loro volontà.
• Cessare immediatamente l’uso della detenzione e della tortura in tutte le sue forme e rilasciare senza condizioni tutti i dimostranti pro-democrazia arrestati, i volontari per i diritti umani, i giornalisti e gli altri che sono stati giudicati come una minaccia al regime.
• Partecipare ai negoziati riguardanti le richieste legittime della protesta civile. Questo significa consentire incontri tra le autorità e un congruo gruppo di forze di opposizione egiziano e di personalità indipendenti.
Gli incontri dovrebbero condurre alla formazione di un governo destinato a rispettare la volontà e i diritti fondamentali del popolo egizio. Le proteste pacifiche degli egiziani, che chiedono la giustizia, la libertà e la democrazia, meritano il sostegno incondizionato delle forze democratiche e dei governi in ogni parte del mondo.
Pax Christi International richiama la comunità internazionale al sostegno del popolo egizio e della transizione che essi cercano e alla condanna di tutti gli atti di violenza contro la protesta pacifica. Noi onoriamo il coraggio mostrato in Egitto in questi giorni e il rifiuto della violenza in coloro che chiedono il cambiamento. Speriamo e preghiamo che le sfide di oggi possano trasformarsi in opportunità per il futuro di tutti gli egiziani.
Brussels 6 febbraio 2011