CHIAVE D'ACCESSO

Live streaming

Come organizzare una conferenza stampa sul web?
Alessandro Marescotti (a.marescotti@peacelink.it)

A che serve il live streaming?
Facciamo un esempio. Padre Alex Zanotelli viene invitato a Roma a parlare e lo voglio ascoltare anche io in diretta da casa mia. A Roma si piazza una telecamerina collegata al computer e il suo discorso può essere visto e ascoltato in diretta da ogni computer collegato a internet.
Con il termine “streaming” si indica, infatti, un flusso di dati audio/video trasmesso da una sorgente a una o più destinazioni tramite l’ADSL. Una volta trasmesso “in diretta” (live streaming) il videodiscorso di Zanotelli, esso può essere archiviato sul web e rivisto in qualsiasi momento (streaming on demand).
A questa seconda tipologia di streaming appartiene Youtube, il popolare sito che raccoglie video inseriti dagli utenti stessi. A differenza di Youtube il “live streaming” così descritto ha una peculiarità: fornisce il senso di partecipare in diretta a un evento.
Per attivare una simile comunicazione audio-video uno-a-molti basta cliccare su un link. E questo link può essere piazzato su una pagina web, su facebook, su una e-mail, in modo che da qualunque punto possiamo – con un semplice click – collegarci al canale streaming e raggiungere il nostro Alex Zanotelli vedendolo parlare, come se fossimo tutti lì a Roma. Non è la stessa cosa, ma è sempre meglio che essere completamente esclusi dall’evento per via della distanza. Oggi invece noi, con i canali streaming, possiamo essere lì, anche noi, a vedere e ascoltare in diretta con il nostro computer.
Facciamo l’esempio di voler tenere una conferenza stampa a Bari ma di volersi rivolgere a tutti i giornalisti nazionali. Il “live streaming” dà la possibilità di offrire un rilievo nazionale alla conferenza stampa, consentendo ai giornalisti di seguire dalle loro redazioni e di intervenire mediante e-mail o chat.
Attualmente ci sono diversi siti che forniscono l’opportunità di creare gratis o a pagamento un collegamento streaming dal vivo. Uno è www.livestream.com. Per trasmettere occorre registrarsi sul sito. Registrarsi su livestream.com è gratuito come pure è gratuito trasmettere. Ma se si utilizza la modalità gratuita, il pubblico non può superare le 50 persone in contemporanea. Inoltre, durante la visione appare della pubblicità. Per evitare la pubblicità, per ottenere l’alta definizione e per trasmettere a tutti (broadcasting), occorre pagare il servizio 350 dollari al mese. I “telespettatori” non pagano.
Da poco anche Youtube ha annunciato di lanciarsi in questo settore con Youtube Live (www.youtube.com/live) che consentirà di trasmettere eventi in tempo reale, trasformandosi così di fatto in una TV. Al centro dello schermo appare l’immagine e a destra – in una colonna – si leggono i commenti in diretta degli utenti.
Per chi, invece, è appassionato di radio e vuole creare una radio su internet, ecco un articolo che guida il “volonteroso” nell’impresa della “web-radio”: www.geekissimo.com/2008/05/05/guida-su-come-creare-una-web-radio
È in atto una profonda mutazione del web. PeaceLink sta sperimentando un suo “Youtube interno” nel quale poter caricare filmati (senza pubblicità). È un modulo multimediale aggiuntivo. E in prospettiva c’è il progetto di una piattaforma capace di gestire palinsesti multimediali, con la nuova versione del software PhPeace. Per dare più voce e più forza alla pace e alla società civile.

Ultimo numero

Rigenerare l'abitare
MARZO 2020

Rigenerare l'abitare

Dal Mediterraneo, luogo di incontro
tra Chiese e paesi perché
il nostro mare sia un cortile di pace,
all'Economia, focus di un dossier,
realizzato in collaborazione
con la Fondazione finanza etica.
Mosaico di paceMosaico di paceMosaico di pace

articoli correlati

    Realizzato da Off.ed comunicazione con PhPeace 2.7.15