PACE GIUSTA

Giocando s'impara

Strumenti per l’educazione alla pace in pillole.
Antonio Lombardi (Cenocon - Centro per la Nonviolenza nei Conflitti - www.cenocon.it)

Educare all’ascolto e alla diversità
Gioco: “Qualcosa di mio…”
Tempo: 60’ circa
Partecipanti: è consigliabile non superare le 20 persone
Nota: utilizzabile anche come gioco di conoscenza
per iniziare a lavorare insieme
Svolgimento:
a. Occorre preavvisare i partecipanti di portare, il giorno dell’incontro, uno o due oggetti da casa cui si è particolarmente legati (ad es. una cartolina, un pupazzo, un monile, un libro, ecc.).
b. Ci si dispone in cerchio, magari seduti a terra, avendo i propri oggetti davanti a sé. Ciascuno racconta a turno perché quegli oggetti gli sono tanto cari. Il trainer faciliterà la circolazione di pensieri ed emozioni nel gruppo.
c. Al termine del giro, si raccolgono tutti gli oggetti in uno scatolone. A turno ciascun partecipante pescherà casualmente un oggetto. Avrà il compito di ricordare a chi appartiene e raccontare perché esso è particolarmente significativo per il compagno di gruppo. Il trainer opportunamente sottolineerà aspetti importanti dei processi relazionali in atto.

 

Educare alla nonviolenza nei processi decisionali
Gioco di ruolo: “Cena per quattro”
Tempo: 45’ circa
Partecipanti: piccoli gruppi di quattro persone ciascuno.
Svolgimento:
a. Il trainer introduce il gioco spiegando che esso consiste nel prendere una decisione nel piccolo gruppo, immaginando di trovarsi nella seguente situazione: quattro persone vogliono andare a cena insieme in un ristorante, quale si sceglierà?
b. Ciascun partecipante riceve un foglietto con una delle seguenti istruzioni:
• Tu sei vegetariano convinto e vuoi andare in un ristorante vegetariano
• Tu vuoi andare a mangiare la pizza perché non puoi spendere più di € 10
• Tu hai voglia di qualcosa di diverso e punti a un ristorante tipico
• Tu desideri mangiare pesce
c. Dopo un breve momento di preparazione individuale, i quattro iniziano la discussione, a partire dalle indicazioni lette, finalizzata a prendere una decisione in un tempo prestabilito (es. 15’).
d. Nella fase di valutazione, in plenaria, il trainer farà esplorare al/ai gruppo/i il metodo utilizzato per raggiungere una decisione, la reale condivisione della stessa da parte di tutti, il grado di consenso e soddisfazione di ciascuno, aiutando a scoprire le alternative nonviolente possibili sia rispetto al metodo decisionale in sé che ai comportamenti relazionali in fase di negoziazione.

 

Educare ai conflitti
Gioco: “Sedie in conflitto”
Tempo: 45’ circa
Partecipanti: 10-20 persone.
Svolgimento:
a. La sala va preparata in questo modo: predisporre un certo numero di sedie (di poco inferiore ai partecipanti) sparse disordinatamente nella sala, applicando su ciascuna di essa un cartellino che descrive un atteggiamento (es. “meglio evitare”; “adesso vediamo chi è più forte”; “parliamone”; “vediamo chi può aiutarci”; ecc.).
b. Il trainer sollecita i partecipanti: pensate a un conflitto reale che si ripresenta nella vostra vita. Con quale stato d’animo lo affrontate in genere?
c. Dopo una pausa, invita: sedetevi dove è descritto meglio un atteggiamento che generalmente assumete in quel conflitto; se la sedia è contesa tra due o più persone, comportatevi secondo la modalità che il biglietto descrive.
d. La valutazione verterà su efficacia e modalità costruttive o distruttive (e autodistruttive) di affrontare i conflitti e sulle alternative possibili, partendo da quanto sperimentato nel gioco.

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