Dossier
Il movimento in-forma
A cura di Flavio Lotti
Come può succedere che le donne e gli uomini impegnati per la pace siano in tanti, sempre di più, e che, allo stesso tempo, le politiche di questo Paese non siano diventate, nelle stesse proporzioni, sempre di più politiche di pace?
Così Grazia Bellini, coordinatrice della Tavola della Pace, si fa interprete di molti e molte e pone sul tavolo della riflessione comune uno degli interrogativi più inquientanti del movimento e di quella gran parte di esso, variegata e composita, raccolta nella Tavola della Pace e nella storica Perugia-Assisi.
Nel movimento per la pace esiste ancora una grande capacità di sognare, di organizzare, di raccogliere adesioni, di scendere in strada e di proporre.
Ma la Politica spesso rallenta il passo dei sogni e i cambiamenti nel nostro Paese stentano a svelarsi. Un dibattito interessante. Soprattutto importante. Più che mai in questo momento politico delicato per la nostra Italia.
Tempo propizio per chiedersi a che punto è il movimento per la pace e quale incidenza le nostre azioni abbiano sulle culture e sulle politiche, sul modo di impostare le cose e sul modo di leggerle. Tempo propizio per riflettere sul rapporto tra le associazioni, gli attivisti per la pace, i movimenti in generale e la Politica. Su questo Flavio Lotti, anche lui coordinatore della Tavola della Pace, ha curato il dossier che segue e che è stato preceduto da un seminario svoltosi ad Assisi lo scorso mese di febbraio. È una riflessione non esaustiva (anche per il sol fatto che i contributi raccolti ad Assisi, introdotti e coordinati da Tonio Dell’Olio, erano ben più numerosi di quanto pubblichiamo).
Un dibattito che interroga, che provoca. Riflessioni che potrebbero non essere convidise da tutti. Interrogativi, però, che è serio proporre. È solo l’avvio di un dibattito che ci auguriamo possa proseguire arricchendosi di altri contributi, di letture differenti, di proposte multicolore. Costruiamo così, peraltro, le prime premesse per una nuova agenda politica. Del movimento. Ma anche – speriamo – di chi è chiamato a governarci.
Rosa Siciliano
Sommario:
Dove sono i pacifisti?
La Tavola della pace interroga se stessa e il movimento contro tutte le guerre: qual’è stata l’incidenza politica e culturale della propria azione? Perché il diverso spaventa ancora tanto?Grazia BelliniFare pace con la politica
Ripartiamo dal dialogo. Dal confronto, sereno e chiaro, nel movimento e con il mondo di chi governa. Non senza prima aver verificato il proprio operato.Flavio LottiLiberare la libertà
Don Luigi Ciotti, con la lucidità e la profezia di sempre, dipinge il volto della pace: la libertà. Che coniugata nella storia vuol dire dignità, sicurezza, cittadinanza, giustizia, relazioni.Intervista a Luigi CiottiIn nome della nonviolenza
Uno sguardo attento ai movimenti: gli attivisti di oggi hanno una visione partecipata della politica, vivono una democrazia dal basso, promuovono azioni nonviolente e manifestano disponibilità al dialogo e al confronto.Donatella Della Porta
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il nostro mare sia un cortile di pace,
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