Dossier
Eppur si muove
A cura di Mauro Castagnaro
Il “movimento dei movimenti” – contro il neoliberismo e la guerra, per un’altra globalizzazione – è senza dubbio la più ampia e articolata esperienza di mobilitazione sociale dalla fine degli anni Sessanta del secolo scorso, tanto da guadagnarsi dal “New York Times” l’epiteto di “superpotenza”.
Esso è stato capace, il 15 febbraio 2003, di far scendere nelle principali piazze del mondo oltre cento milioni di persone per la più grande manifestazione di tutti i tempi, ha collegato organizzazioni popolari appartenenti alle principali tradizioni culturali, politiche e religiose dei cinque continenti in forma quanto mai prima inclusiva, ha ridefinito un’agenda organica di idee per “un altro mondo possibile” a partire dalle pratiche e dalle lotte in atto ai quattro angoli del pianeta per contrastarne la trasformazione in “un’immensa distesa di merci” ecc. E tuttavia non si può evitare una rilettura in chiaroscuro: se ha attivato grandi masse, tuttavia il suo andamento carsico fa periodicamente parlare di crisi, se ha incrinato l’egemonia culturale del neoliberismo, però non è riuscito a modificare le politiche dei governi, se ha favorito un’alfabetizzazione diffusa su temi come il commercio internazionale, le nuove dottrine militari, i beni comuni ecc. non ha però quasi mai ottenuto “risultati” concreti.
Con questo dossier, Mosaico di Pace cerca quindi di fare il punto su quanto si è sviluppato da Seattle in poi, soprattutto in Italia, per capire che cosa è il “movimento dei movimenti”, scegliendo – senza pretesa di completezza – di affrontare alcune questioni decisive per le sue prospettive.
Perciò, dopo un intervento in cui la sociologa Donatella della Porta traccia un profilo di chi e come si è mobilitato, per poi analizzare le ricadute del movimento sulla società nel suo complesso, Vittorio Agnoletto, già portavoce del Genoa Social Forum e oggi europarlamentare indipendente di Rifondazione comunista, approfondisce il nesso tra esso e la sfera propriamente politica (i partiti, le istituzioni ecc.), cercando in particolare di spiegare perché mobilitazioni per la pace senza precedenti nel nostro Paese per dimensione e consenso siano a malapena riuscite ad ancorare l’opposizione di centrosinistra alla richiesta di ritiro immediato delle truppe dall’Iraq. Quindi Raffaella Bolini, dirigente dell’Arci (l’organizzazione di massa che più si è fatta cambiare dalle mobilitazioni pacifiste e dai forum sociali) da sempre impegnata nelle iniziative per la pace e la solidarietà internazionale, interviene sul rapporto tra movimento e grande associazionismo tradizionale, mentre Alessandra Mecozzi, responsabile dell’Ufficio internazionale della Fiom-Cgil, riflette sull’impatto che questa nuova stagione di effervescenza sociale ha avuto sul sindacato e su come, a sua volta, quest’ultimo l’ha influenzata. Infine, una “tavola rotonda” con esponenti cattolici del movimento (Tonio Dell’Olio, Grazia Bellini, Albino Bizzotto) indaga caratteristiche, significato e portata del coinvolgimento dei credenti.
Sommario:
Dove sono i pacifisti?
Contro la guerra senza se e senza ma: il movimento per la pace e il movimento per la giustizia globale. Cosa è? Chi lo compone? Perché tanta gente è scesa in piazza?Donatella Della PortaDiversi movimenti
Andamento carsico. Significa fare in silenzio la propria attività e poi ritrovarsi nei grandi appuntamenti. La nuova fase del movimento. L’obiettivo? Lottare per il futuro dell’umanità.Vittorio AgnolettoIl pacifismo sindacale
Il legame non è nuovo. Ma negli ultimi anni l’investimento che il sindacato ha fatto sul tema della pace non ha precedenti. Le ragioni di una scelta a tutto campo.Alessandra MecozziStorici movimenti
L’impegno per la pace in Italia ha ormai una storia. Ha attraversato molte fasi, cambiato molte pelli, ma ha mantenuto un solo punto di fuga.
La pace come unica strada per costruire il futuro.Raffaella BoliniEcclesiae Social Forum
Dialogo sulle sfide del cambiamento che la pace pone alle Chiese, con Grazia Bellini, Albino Bizzotto e Tonio Dell’Olio.A cura di M.C.
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