Dossier
L'Europa che vogliamo
A cura di Rosa Siciliano
Riprendiamo a parlare di Europa. Nel dossier di Mosaico di pace di febbraio scorso avevamo proposto alcune riflessioni nell'ottica della pace e della nonviolenza.
Adesso puntiamo l'obiettivo sul semestre italiano di presidenza dell’Unione Europea che si aprirà a luglio. Un'importante scadenza, perché i prossimi mesi rappresentano una stagione decisiva per l’Europa e per i suoi cittadini, perché sarà discusso e approvato il trattato costituivo dell’UE, che traccerà i confini di questa nostra casa comune e ne disegnerà i valori fondativi.
Un appuntamento importante per tutti, perché desideriamo che l’Europa sia “capace di ripudiare la guerra e di costruire un sistema globale di sicurezza comune; di rimettere in discussione il modello di sviluppo occidentale, di sradicare le radici dell’ingiustizia economica; di promuovere uno sviluppo umano sostenibile e la democrazia internazionale; di dare impulso alla riforma e alla democratizzazione delle Nazioni Unite, quale centro della governabilità globale”, come afferma la Tavola della Pace.
Vivace e attento l’impegno di quest’ultima per la costruzione di un’Europa nuova e fondata sulla pace, in vista del prossimo appuntamento dell’Onu dei Popoli e in prosecuzione del seminario che ha promosso lo scorso marzo, proprio sull’Europa, e del quale riportiamo alcuni stralci degli interventi di Castellina e Mascia.
Ci uniamo, con questo dossier, all’appello promosso proprio dalla Tavola della Pace, che chiede che l’articolo 1 della Convenzione Europa sia dedicato al ripudio della guerra.
È il nostro modesto contributo, con ben altre aspirazioni che quelle dell’esaustività. Col desiderio di poter contribuire anche noi al rafforzamento di una cultura di pace, ricercandone le tracce nelle attuali Costituzioni dei Paesi dell’UE e ripercorrendo le tappe principali dell’iter di scrittura e approvazione del Trattato costitutivo dell’Unione Europea. Riproponiamo il tema drammatico della produzione e del commercio delle armi, dopo le ultime scelte legislative italiane, tanto contestate dal basso. E riapriamo volentieri la discussione sulla nostra identità, sul contributo che possiamo offrire al mondo in termini di “convivialità delle differenze”, di libertà, di giustizia e di pace.
Nella speranza che il semestre di presidenza italiana veda il nostro Paese protagonista anche nella proposta e nel sostegno di un’Europa spazio democratico di dialogo e solidarietà.
Sommario:
- DIRITTO
Quale Europa nel nuovo ordine mondiale?
Le norme e i principi fondativi dell’Unione Europea,
ma anche le relazioni con le altre aree del pianeta.
Può nascere una vera politica estera comune?Marco Mascia - CULTURA
Il valore della diversità La diversità dell'Europa
Nel dibattito sulla globalizzazione troppi dimenticano le profonde differenze tra Europa e USA. Una prospettiva di lavoro per il movimento.Luciana Castellina - CONVENZIONE
Pace, guerra e costituzione europea
Nel dibattito sulla futura Europa prevale l’interesse per le strutture, gli equilibri, gli apparati. Ma quale Europa si vuole costruire?Vittorio Bellavite - ARMAMENTI
Quelle armi made in Europe
Un settore in cui l’europeizzazione non va nella direzione della costruzione della pace.
Il problema dei controlli e della trasparenza.Emilio Emmolo - MOVIMENTI
Per un'Europa dal basso
La nascita della nuova Europa non può essere
solo materia di governi e parlamenti.Giulio Marcon
Ultimo numero
Rigenerare l'abitare
tra Chiese e paesi perché
il nostro mare sia un cortile di pace,
all'Economia, focus di un dossier,
realizzato in collaborazione
con la Fondazione finanza etica.
Ultimi Articoli
Il movente passionale
26 novembre 2020 - Tonio Dell'OlioFacciamo come Hallel
25 novembre 2020 - Tonio Dell'OlioNo women no panel
24 novembre 2020 - Tonio Dell'OlioLo scuolabus di Miriam
23 novembre 2020 - Tonio Dell'Olio